Il curatore della società che ha lasciato alla città un sito stracolmo di rifiuti, propone di tagliare il credito vantato dal Comune: la città avrà poco più di 33mila euro
I tributi per due anni non si possono esigere più, arriva un bello sconto per la curatela fallimentare della Ecoimballaggi, la società che ha prima preso un terreno in zona industriale, poi lo ha riempito di rifiuti di ogni genere, poi è fallita e adesso ha lasciato in eredità alla città una bomba pronta ad esplodere e un debito che sarà saldato solo in parte, mano della metà. Qualora si trovino i fondi naturalmente.
Il Gruppo Ecoimballaggi ha presentato istanza di fallimento nel 2020. Nel 2021, l’Ufficio Tributi del Comune di Aprilia ha presentato istanza di ammissione al passivo fallimentare chiedendo l’ammissione al passivo fallimentare del proprio credito: si tratta di 75.604 euro. Un credito che il Comune ha definito sommando 35.133,55 euro a titolo di credito chirografario e 40.470,45 assistito da privilegio, il tutto riferito al mancato versamento dell’Imu da parte della Società per le annualità 2016-2017-2018 e al mancato versamento della Tari per sei anni, dal 2014 al 2019.
Insomma non solo riempivano di rifiuti un capannone e l’area antistante in barba alle più semplici norme di sicurezza, oltre che al buonsenso, ma non versavano nemmeno il dovuto nelle casse della città. Nel marzo dello scorso anno, la curatela fallimentare aveva proposto di rivedere al ribasso quelle cifre e aveva ipotizzato di ammettere sì, l’Ente, ma per una cifra di 23.824,86 euro in privilegio e 9.403,73 euro in chirografo per un totale di € 33.228,59. A questa somma ridotta si sarebbe arrivati togliendo dal cumulo dei crediti, le annualità 2014 e 2015 della Tari, e riducendo l’importo per il 2019 compresi sanzioni e interessi della metà. A sostegno di questa riduzione l’intervenuto sequestro preventivo del bene, con applicazione dell’istituto del cumulo giuridico.
Il Comune di Aprilia si era opposto eccependo - si legge nel documento pubblicato sull’Albo pretorio - la tempestività della notifica dell’avviso di accertamento n. 28924/2020 nel rispetto dei termini di decadenza anche per le annualità 2014 e 2015 ed insistendo quindi per l’ammissione del proprio credito. Si è nel frattempo arrivati al marzo del 2025. Niente da fare. La proposta della curatela è stata confermata e allora l’Ufficio Tributi ha deciso di proporre ricorso in Tribunale e in attesa della decisione lo stesso Tribunale ha deciso di quantificare le spese di giudizio e di patrocinio da versare in 1.165,50 euro.
Sono anni che quel sito in via delle Scienze, nella zona industriale alle porte di Aprilia, rappresenta un pericolo. Una scintilla e i cumuli di legno, carta e altro materiale potrebbe innescare un rogo gigantesco proprio come accaduto a luglio in un altro sito del gruppo ad Anzio, anch’esso riempito di rifiuti e abbandonato. Ad Aprilia ad un certo punto, dopo il fallimento, l’ordinanza che da anni imponeva la bonifica e il ripristino dei luoghi, sembra dover finire tutta sulle spalle del proprietario del terreno, ma un ricorso al Tar sembra avergli dato ragione. La bonifica e la sistemazione, con il fallimento della città, spetta, appunto, alla città, che ringrazia.