Il fatto
21.10.2025 - 08:30
Nell’ambito dei controlli periodici della Capitaneria di Porto di Gaeta nelle aree portuali e lungo il litorale, il 7 ottobre scorso la Guardia Costiera, congiuntamente ai tecnici specializzati dell’Arpa Lazio, ha condotto un’approfondita ispezione presso un cantiere navale destinato alla lavorazione di grandi unità mercantili, situato in ambito portuale. L’intervento ispettivo, svolto con il supporto tecnico dell’Agenzia regionale, ha consentito di portare alla luce gravi criticità ambientali connesse alla gestione dei reflui derivanti dalle lavorazioni cantieristiche.
In particolare, è stato accertato che parte delle acque contaminate, contenenti residui di lavorazioni meccaniche e prodotti chimici, defluivano direttamente nello specchio acqueo portuale antistante, violando le vigenti norme in materia di tutela ambientale e gestione delle acque reflue.
Le evidenze raccolte nel corso delle attività hanno indotto il personale operante a sottoporre all’attenzione della Procura di Cassino la situazione rilevata. All’esito dell’informativa la stessa Procura ha disposto il sequestro di un’area di circa 4.600 metri quadri costituita da piazzale con massetto cementizio, all’interno della quale si svolgevano le lavorazioni oggetto di accertamento. Contestualmente, sono state avviate le prescritte procedure di carattere amministrativo e ambientale nei confronti del titolare del cantiere, a carico del quale risultano attualmente in corso indagini preliminari finalizzate ad accertare le responsabilità penali e amministrative connesse alle violazioni riscontrate.
«Le prescrizioni ambientali che saranno emanate mirano a ripristinare condizioni di conformità normativa e ad eliminare le cause che hanno determinato l’inquinamento rilevato. - si legge nella nota della Capitaneria - L’attività si inserisce in un più ampio contesto di intensificazione dei controlli ambientali disposti dalla Direzione Marittima del Lazio, che vede la Capitaneria di Porto di Gaeta impegnata in prima linea nella prevenzione e nel contrasto delle condotte illecite in ambito ambientale, con particolare riguardo alle aree portuali e ai settori produttivi potenzialmente più impattanti. La Guardia Costiera rinnova il proprio impegno quotidiano nella tutela dell’ambiente marino e costiero, sottolineando l’importanza della corretta gestione dei reflui e dei rifiuti da parte degli operatori economici che insistono sulle aree demaniali marittime e portuali».
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