Giudiziaria
03.11.2025 - 22:50
									Concluse le indagini preliminari relative all’omicidio di Luigi Magrino, il 41enne residente a Formia, ucciso lo scorso 28 aprile nell'area di servizio di un distributore di carburante situato al centro di Mondragone. La Procura di Santa Maria Capua Vetere, competente per territorio, infatti ha terminato le indagini preliminari nei confronti di Giancarlo Pagliaro, l’imprenditore 67enne di Mondragone, titolare di un mobilificio, attualmente detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Quest’ultimo, accusato di omicidio volontario, ora può chiedere, attraverso il proprio legale, di essere interrogato o presentare memorie difensive. Successivamente la Procura sammaritana potrebbe disporre il rinvio a giudizio. Come si ricorderà, secondo la dinamica ricostruita dai Carabinieri, la vicenda avrebbe visto discutere i due protagonisti dell’episodio, ma il “confronto”, purtroppo, è finito nel sangue. Infatti i toni della discussione, scoppiata all’interno del Suv del Magrino, si sono alzati a tal punto, che quest’ultimo è stato fatto oggetto di tre colpi di pistola, uno dei quali lo ha raggiunto alla testa. Un colpo che ha ucciso all’istante il 41enne. Sul posto intervennero i Carabinieri di Mondragone, i quali trovarono due bossoli e il caricatore della pistola contenente ancora un colpo inesploso. Ma l’arma utilizzata per il delitto, non è stata mai trovata, anche perché lo stesso presunto responsabile Giancarlo Pagliaro, non ha aiutato gli investigatori nelle ricerche della pistola. Comunque gli elementi raccolti inchioderebbero il Pagliaro, difeso dagli avvocati Antonio Miraglia e Alfonso Quarto. Sembra che alla base del grave episodio ci sia una presunta truffa, di cui sarebbe stato vittima Giancarlo Pagliaro da parte della vittima.
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