Il caso
12.11.2025 - 09:30
Provengono chiaramente da due canali di approvvigionamento diversi, forse anche opposti, i carichi di cocaina sequestrati venerdì quasi in concomitanza da Polizia e Carabinieri. E al tempo stesso sono associabili a due ambienti criminali ben distinti, probabilmente concorrenti tra loro nel mercato latinense degli stupefacenti.
Ma sono più contigui di quanto si possa immaginare i sodalizi di narcotrafficanti legati alle due piazze di spaccio che i tre chili circa di polvere bianca avrebbero rifornito se non fossero stati fermati dalle brillanti operazioni investigative. C’è un filo conduttore che li unisce, in apparenza solo idealmente, ovvero la provenienza delle auto noleggiate dai corrieri della coca per il trasporto dei due carichi: entrambe le vetture sono state concesse in locazione dalla stessa società, una piccola realtà imprenditoriale latinense collegata a un gruppo nazionale.
Le auto a noleggio sono da tempo il fulcro delle attività illecite, praticamente di ogni settore, dallo spaccio ai furti, passando per le truffe. Da un decennio ormai, chi commette abitualmente attività illecite, lo fa utilizzando vetture in locazione, prima di tutto per aggirare i sequestri, previsti solo quando il veicolo appartiene alla persona che commette il reato. Ma soprattutto lo fa per non essere facilmente riconosciuto attraverso la targa e al tempo stesso per aggirare i controlli patrimoniali. Questo è possibile perché tutti quei noleggiatori che prestano il fianco ai criminali, consentono loro di intestare il contratto di noleggio a terze persone.
A Latina da qualche tempo operano alcuni gruppi gestiti da giovani che vantano legami importanti con la criminalità latinense e per questo sono diventati punti di riferimento per i gruppi emergenti del capoluogo. Uno di questi è diventato il fornitore di auto ad esempio del sodalizio che gestisce la piazza di spaccio dei palazzi Arlecchino, capeggiato dai gemelli Spinelli, dal momento in cui, la scorsa estate, avevano interrotto i rapporti col giovane noleggiatore al quale avevano chiesto somme di denaro sotto forma di estorsione.
E hanno finito per rivolgersi alla stessa società che fornisce auto anche ad altri trafficanti.
È potuto succedere che lo stesso giorno, mentre i carabinieri bloccavano Roberto Di Silvio con due panetti di cocaina da un chilo ciascuno a bordo di una Bmw X1 che viaggiava sulla statale dei Monti Lepini verso il capoluogo, la polizia fermava sulla statale Pontina una Fiat 500 con Yuri Spinelli e Gianni Furno che trasportavano un chilo di cocaina. Entrambe le vetture erano state noleggiate presso la stessa società.
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