Il fatto
17.11.2025 - 23:05
Il gip Giorgia Castriota
Respinta la richiesta di patteggiamento presentata dall'ex giudice del Tribunale di Latina Giorgia Castriota a tre anni. È questa la decisione del Collegio Penale del Tribunale di Perugia (competente per i reati che vedono come parti offese o imputati i magistrati) nei confronti dell'ex gip che deve rispondere di corruzione in atti giudiziari. Secondo i magistrati di Perugia non è congrua la somma versata quale restituzione, il prezzo e il profitto del reato sono superiori rispetto alla somma versata. Oltre all'ex gip sono imputati Silvano Ferraro e Stefania Vitto. Anche in sede di udienza preliminare davanti dl gup D'Andria la richiesta di patteggiamento era stata respinta. Il processo è stato rinviato al prossimo 25 novembre e in quell'occassione sarà letto il provvedimento del presidente del Tribunale di Perugia relativo all'astensione dei giudici del Collegio penale e il processo sarà assegnato ad un altro Collegio. Secondo le indagini condotte dal pm Gennaro Iannarone e coordinate dal Procuratore Raffaele Cantone e portate a termine dai finanzieri del Comando provinciale di Perugia, l’ex gip avrebbe ricevuto somme di denaro e regali da alcuni amministratori giudiziari nominati dal magistrato per gestire società finite sotto sequestro. Era stata stralciata la posizione di Stefano Evangelista; per lui c’è la messa alla prova. Tra le accuse contestate a vario titolo corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Leone e Paolo Zeppieri, Gian Luca Tognozzi, Giulio Liscio, Salvatore Volpe, Umberto Sanzari.
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