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Il fatto

Caso Castriota, respinta la richiesta di patteggiamento

Oggi l'udienza a Perugia per l'ex giudice e gli altri imputati

Caso Castriota, attesa per il riesame. Intanto Stefania Vitto lascia gli incarichi

Il gip Giorgia Castriota

Respinta la richiesta di patteggiamento presentata dall'ex giudice del Tribunale di Latina Giorgia Castriota a tre anni. È questa la decisione del Collegio Penale del Tribunale di Perugia (competente per i reati che vedono come parti offese o imputati i magistrati) nei confronti dell'ex gip che deve rispondere di corruzione in atti giudiziari. Secondo i magistrati di Perugia non è congrua la somma versata quale restituzione, il prezzo e il profitto del reato sono superiori rispetto alla somma versata. Oltre all'ex gip sono imputati Silvano Ferraro e Stefania Vitto. Anche in sede di udienza preliminare davanti dl gup D'Andria la richiesta di patteggiamento era stata respinta. Il processo è stato rinviato al prossimo 25 novembre e in quell'occassione sarà letto il provvedimento del presidente del Tribunale di Perugia relativo all'astensione dei giudici del Collegio penale e il processo sarà assegnato ad un altro Collegio. Secondo le indagini condotte dal pm Gennaro Iannarone e coordinate dal Procuratore Raffaele Cantone e portate a termine dai finanzieri del Comando provinciale di Perugia, l’ex gip avrebbe ricevuto somme di denaro e regali da alcuni amministratori giudiziari nominati dal magistrato per gestire società finite sotto sequestro. Era stata stralciata la posizione di Stefano Evangelista; per lui c’è la messa alla prova. Tra le accuse contestate a vario titolo corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Leone e Paolo Zeppieri, Gian Luca Tognozzi, Giulio Liscio, Salvatore Volpe, Umberto Sanzari.

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