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Cronaca

Arresto convalidato per i due rapinatori della sala slot

I due finiti in manette dopo il colpo, sono rimasti in silenzio davanti al giudice Morselli

Arresto convalidato per i due rapinatori della sala slot

Arresto convalidato per i due uomini di Priverno finiti in manette giovedì notte in seguito alla rapina a mano armata presso la Sala Slot a Ceriara di Sezze. I due, D. A. M., di 29 anni, difeso dall’avvocato Gianmarco Conca, e D. G. M., di 52 anni, residente a Sonnino, difeso dall’avvocato Simona Verdesca Zain, si sono avvalsi del diritto a non rispondere alle domande poste loro dalla dottoressa Laura Morselli, giudice del Tribunale di Latina, che ha quindi convalidato gli arresti e disposto per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere presso la Casa circondariale di Latina. Per entrambi l’accusa è di rapina aggravata dall’esecuzione in più persone, con il volto travisato e l’uso di arma. Le autorità non hanno dubbi sul fatto che siano stati effettivamente loro gli autori della rapina. Dalle risultanze emerge che i due rapinatori erano giunti sul luogo del reato a bordo di uno scooter e sono stati rintracciati a seguito della segnalazione di due persone che si davano alla fuga dopo essere rimaste coinvolte in un sinistro, entrambe ferite e con segni di escoriazione, nei pressi della stazione ferroviaria di Sezze, a breve distanza dallo scooter abbandonato. Uno dei due indossava un casco chiaro con bordi rossi, corrispondente a uno dei caschi rinvenuti accanto al veicolo. L’altro indossava scarpe da ginnastica bianche, pantaloni jeans chiari e un giubbotto nero con cappuccio, abbigliamento corrispondente a quanto indossato al momento del rinvenimento successivo al sinistro. Nei pressi dello scooter abbandonato sono stati rinvenuti dei ticket riconducibili alla sala slot di Sezze, dove la rapina era stata consumata poco prima. Circostanza che ha consentito di ritenere con evidenza che i soggetti a bordo dello scooter – identificati senza dubbio nei due indagati – fossero gli autori della rapina. Tali elementi dimostrano che gli arrestati avevano commesso il reato nei momenti immediatamente precedenti al loro rintraccio, giustificando l’applicazione della flagranza di reato.

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