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Cronaca

Minacce mafiose, carcere confermato per Sapurò

Respinto il ricorso dei giudici del Tribunale del Riesame

Carcere confermato per Sapurò, nel locale ha chiesto 1000 euro per la protezione

I giudici del Tribunale del Riesame di Roma hanno lasciato inalterate le esigenze cautelari. Resta in carcere Antonio Di Silvio, detto Sapurò, 44 anni di Latina, arrestato insieme alla compagna Stefania B. di 53 anni, anche lei finita in carcere per aver aggredito gli agenti di polizia intervenuti in un locale di Latina dove l'uomo stava litigando con la donna. I poliziotti della Questura erano stati aggrediti sia verbalmente che fisicamente.

Gli atti dell’inchiesta erano stati trasmessi dalla Procura di Latina alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, le minacce pronunciate all'indirizzo dei dipendenti del locale e nei confronti dei poliziotti erano gravi. "Lo sapete bene chi sono, prendo la pistola e vi sparo in testa a voi e alle vostre famiglie". La difesa aveva chiesto la sostituzione della misura restrittiva del carcere con quella degli arresti domiciliari. Contestate le minacce mafiose. Anche la compagna ha presentato ricorso al Riesame che sarà discusso il 2 dicembre.

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