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Il fatto

Coltellate nel quartiere dei pub, restano in carcere i due giovani di 20 anni

Rigettata dal Collegio Penale la richiesta degli arresti domiciliari presentata dalle difese

Coltellate nel quartiere dei pub, restano in carcere i due giovani di 20 anni
Restano in carcere. Il Collegio Penale del Tribunale di Latina - presieduto dal giudice Gian Luca Soana -  ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari o di una misura meno afflittiva  presentata nei giorni scorsi nel corso dell’udienza dai legali di Francesco Manauzzi e Antonio Iustic, imputati per la violenta aggressione avvenuta nel quartiere dei pub di Latina la sera del 23 novembre del 2024.  Il pm Giuseppe Bontempo aveva espresso parere favorevole alla richiesta presentata dal collegio difensivo composto dagli avvocati Gaetano Marino, Massimo Frisetti e Giovanni Prisco.
La parte civile, rappresentata dall’avvocato Silvia Siciliano che assiste i familiari di uno dei due ragazzi, aveva espresso parere negativo. I due ragazzi sono in carcere  dallo scorso febbraio, quando erano state eseguite le misure restrittive richieste dalla Procura a seguito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Latina.  Il processo in Tribunale riprende il prossimo 13 gennaio quando è prevista la deposizione dei genitori di uno dei ragazzi feriti che si sono costituiti parte civile. Nel corso dell’aggressione tre adolescenti erano rimasti feriti a coltellate ed è emerso che si era trattato di una vendetta.  Due gruppi  quella notte - in base alla ricostruzione degli agenti della Squadra Mobile di Latina  -  si erano fronteggiati: da una parte un gruppo che arrivava dal  Colosseo e dall’altra invece una comitiva del quartiere Q4 a Latina.
Erano state tre le misure cautelari eseguite;  per uno dei tre giovani  il Tribunale del Riesame aveva disposto gli arresti domiciliari mentre per gli altri due, il Riesame aveva rigettato la richiesta ed erano rimasti in carcere. Nell’inchiesta sono stati indagati a piede libero anche diversi minori il cui iter processuale è diverso e la competenza è del Tribunale per i Minori di Roma

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