Il commento
17.07.2023 - 21:45
Il giorno della partenza, in un pomeriggio tra i più caldi della storia, è facile essere brillanti e, se vogliamo, scontati. In casa Latina 1932, però, piaccia o no, c'è una filosofia di base che non va certo a braccetto con quella di un mondo pedatorio, dove la rincorsa ai milioni di euro in più da mettere sul piatto della bilancia, è un comun denominatore un tantino rischioso: «Di sicuro lo è per noi - ha tagliato corto nella conferenza stampa a tre di ieri pomeriggio, il presidente Antonio Terracciano - Con orgoglio vi dico che la nostra è una società solida, il cui debito è pari allo zero e che fa dell'equilibrio societario e tecnico una sorta di credo calcistico: ve lo dico da cattolico credente, anche se poco praticante».
Poi c'è il record di un allenatore, al suo terzo anno sulla panchina del Latina: «Crediamo in Di Donato e lui sta imparando a credere in noi - ha tenuto a precisare lo stesso numero uno nerazzurro - Siamo felici che sia ancora qui. Insieme al diesse Patti, sul quale sono pronto a scommettere circa il suo futuro, riusciranno a costruire una squadra più che competitiva».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione