Calcio, Lega Pro
05.07.2025 - 04:17
Terracciano e Condò in sala stampa
Un venerdì pomeriggio datato 4 luglio, afoso quanto basta, nel quale il Latina calcio 1932 è ufficialmente ripartito per la prossima stagione con la presentazione del nuovo direttore sportivo, Luigi Condò. Al suo fianco, nella sala “Francesco Amodio” nella pancia dello stadio “Francioni”, il presidente Antonio Terracciano.
Il diesse si è messo già al lavoro insieme al tecnico Alessandro Bruno, per costruire quello che sarà il Latina dell’immediato futuro. Una squadra che necessariamente dovrà sfoltire la propria rosa e impinguarla con elementi che facciano al caso di Bruno e, molto probabilmente, di quel 4-3-3 o 3-4-3 che tanto piace al tecnico nera azzurro. Intanto, però, sono arrivate le prime parole di Condò: «Ho scelto Latina perché quando l’ho affrontata da giocatore e naturalmente anche da dirigente avversario, ho sempre pensato che fosse una piazza estremamente importante. Vi dico subito - ha tagliato corto - che in ogni giocatore dovrà prevalere il senso di appartenenza. Ci sarà bisogno e voglia di vestire la maglia nerazzurra e di sudarla sino in fondo: questo l’imperativo d’obbligo per i giocatori che arriveranno e per quelli che decideranno di restare. I comportamenti in campo, così come fuori, saranno estremamente importanti. Non scegliamo tanto per il gusto di farlo, vogliamo giocatori che abbiano nelle corde la voglia di quel senso di appartenenza che dovrà essere il comune denominatore per una stagione importante».
Il diesse ha poi sottolineato l’importanza di arrivare all’inizio del ritiro (15 luglio, ndr) con delle basi solide. «Non siamo in ritardo - ha sottolineato - è una situazione che accomuna un po’ tutti quanti. Cercheremo di mettere in piedi una squadra che possa soddisfare il nostro pubblico, perché il nostro primo obiettivo è quello di ricreare interesse intorno a questa squadra. Si vince e si perde tutti quanti insieme ma per farlo c’è bisogno che tutti quanti ci mettiamo la faccia che si remi dalla stessa parte. Noi vogliamo. Latina è stata una scelta importante è una scelta importante, sono contento di essere qui e sono pronto a fare insieme al tecnico, alla società, a tutti quanti, belle cose per per riportare vicino ai tifosi, alla nostra gente, questa squadra».
Vicino a Condò, ieri pomeriggio, il presidente Terracciano, che ha spiegato la scelta ricaduta sull’ex diesse dell’Avellino.
«Abbiamo scelto Condò - ha spiegato il massimo dirigente nerazzurro - perché anche lui ha scelto noi: ci siamo trovati subito d’accordo su tutto e abbiamo pensato insieme che poteva essere la mossa giusta. Lui, ve lo dico sinceramente, ha rifiutato anche società importanti per venire Latina, mettendo avanti la voglia di far bene in una piazza importante come la nostra, ai soldi. Questo ci ha fatto enormemente piacere. Per quanto mi riguarda, vi posso dire che Latina è una società in salute, di chiacchiere ne sono state fatte tante. Vi dico che noi abbiamo chiuso anche le ultime pratiche relative alla stagione passata nel migliore dei modi e siamo pronti ad affrontare quella nuova con uno spirito importante per cercare sicuramente di fare meglio, di non soffrire gli errori che abbiamo commesso. Del resto chi non li commette, mi preme dirlo, ce li teniamo e ne facciamo buon uso affinché non vengano più commessi. Soltanto chi apre gli occhi e guarda ad un nuovo giorno, commette degli errori. Mi auguro che la gente, il popolo in azzurro e anche quei tifosi che lo scorso anno, ad ogni partita non hanno fatto altro che insultare me e la mia famiglia, capiscano che noi siamo qui per fare bene, per cercare di regalare un futuro importante al Latina Calcio, per cercare soprattutto di portare alto il nome di Latina in giro per l’Italia. Qualcun altro al posto mio, dopo tutti gli insulti che ricevo, avrebbe già mollato la presa, ma non sono abituato a fare questo anche perché ci tengo da morire affinché il Latina Calcio possa continuare nel migliore dei modi. Abbiamo scelto un direttore sportivo di provata esperienza, una persona ripeto che ha scelto anche noi e questo ci ha fatto piacere. Ora non resta che far parlare il campo e speriamo che possa parlare meglio rispetto alla passata stagione».
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