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Pezone del Fondi tuona: "Sono pronto a cedere le quote del Fondi. Sono stufo degli insulti"

Il patron del club rossoblu e massimo dirigente del Racing sbotta e taglia i ponti con la piazza fondana

Pezone del Fondi tuona: "Sono pronto a cedere le quote del Fondi. Sono stufo degli insulti"

Oggi, o al più domani, arriverà la risposta del presidente Carlo Tavecchio riguardo alla deroga da concedere all'Unicusano Fondi (ancora è questa la denominazione ufficiale nonostante l'acquisto del Racing del neo presidente Pezone) per spostarsi dal Purificato al Francioni. Raccontato della spaccatura che si è venuta a creare tra i due centri pontini (da una parte il Fondi si è detto certo che la Serie C rimarrà lì, dall'altra Coletta ha descritto come avviatissima la pratica per portarla ne capoluogo), la palla passa alla Figc che dovrà decretare il verdetto finale segnando il destino dell'una e dell'altra. E a rompere il silenzio proprio alla vigilia di una decisione attesa da tutti, ieri è stato proprio Antonio Pezone del Racing. Il patron lo ha fatto in modo vulcanico rompendo, di fatto, qualsiasi ponte con la piazza di Fondi. Intervistato da bzona.it, l'imprenditore originario di Borgo Montello ha detto che è pronto a lasciare in mano a chi è interessato il titolo acquistato un mese fa da Ranucci dell'Unicusano: «Sono a disposizione per restituire la squadra a chi la vuole. Mi devono solo quanto da me già anticipato per iscrizione e fidejussione". E per respingere al mittente le accuse di voler abbandonare Fondi per Latina, Pezone lancia un fulmine che è destinato a lasciare di sasso anche la piazza nerazzurra: "Non giocherò né a Fondi né a Latina. Sto cercando di giocare ad Aprilia".

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