Il fatto
08.05.2025 - 14:30
È destinata a fare scuola la recente sentenza con cui il Giudice di Pace di Latina ha annullato una cartella esattoriale emessa dall’Agenzia delle Entrate Riscossione per conto della società Ipogeo Latina Srl, nell’ambito della gestione del Cimitero Urbano del capoluogo pontino. Il ricorso era stato presentato dall’associazione Codici, che da tempo contesta la legittimità di queste richieste di pagamento avanzate verso i concessionari delle sepolture.
A dare l’annuncio è Antonio Bottoni, responsabile di Codici Latina: «Il Giudice ha accolto l’opposizione della nostra assistita e ha annullato la cartella, riconoscendo l’inesistenza del titolo. È un risultato importante, non solo per il singolo caso, ma come precedente per altri cittadini coinvolti in una vicenda simile».
La questione riguarda i canoni cimiteriali che, secondo l’associazione, Ipogeo non avrebbe potuto riscuotere tramite cartella esattoriale, in quanto società privata priva dei requisiti soggettivi e oggettivi richiesti dalla legge per avvalersi del ruolo esattoriale. L’incarico alla società risale al 2009, quando il Comune di Latina le affidò la gestione e la manutenzione dell’area cimiteriale urbana. Ma la donna difesa da Codici aveva ottenuto la concessione anni prima, con un accordo che comprendeva già i costi di manutenzione.
«Il Giudice – spiega Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ha stabilito che la convenzione originaria stipulata dalla nostra assistita è anteriore e non può essere modificata retroattivamente dall'accordo successivo tra Comune e Ipogeo. Per questo, la pretesa di farle pagare ulteriori somme tramite cartella è priva di fondamento. Ci auguriamo che questa decisione rappresenti un segnale chiaro per tutti i soggetti coinvolti: non è ammissibile danneggiare i cittadini con richieste non dovute».
Anche chi ha già pagato, chiariscono da Codici, potrebbe avere margini per avviare un’azione di rivalsa.
È possibile rivolgersi a Codici Latina al numero 3356689009 o al numero nazionale 065571996. Attivi anche i canali WhatsApp (3757793480) e l’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org.
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