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Falso profilo social per spiare la ex, il pm chiude l’inchiesta per lo stalker

E’ arrivato l’avviso di conclusione indagini da parte della Procura nei confronti di un 35enne di Latina

Falso profilo social per spiare la ex, il pm chiude l’inchiesta per lo stalker

E’arrivato l’avviso di conclusione indagini da parte della Procura nei confronti di un 35enne di Latina finito in carcere la scorsa estate e che ora ha il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento, accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex. A mettere la parola fine all’inchiesta il pubblico ministero Martina Taglione, titolare del fascicolo che aveva coordinato tutti gli accertamenti. Il via a seguito di una denuncia presentata dall’ex compagna dell’imputato che si era rivolta alla Polizia, terrorizzata per una serie di comportamenti dell’uomo, difeso dagli avvocati Federica Pecorilli e Alessia Vita. I fatti contestati erano avvenuti poco più di un anno fa nel capoluogo pontino. In base a quanto ipotizzato l’uomo non si rassegnava alla fine della relazione con la donna e oltre ad averla pesantemente minacciata, aveva creato un falso profilo sui social per controllare la vita privata. La relazione sentimentale si era interrotta nella primavera del 2024 e a quel punto erano iniziate le telefonate e i messaggi inviati dal presunto responsabile. Sulla scorta degli elementi raccolti dagli investigatori, il gip del Tribunale di Latina Mara Mattioli aveva ritenuto quella del carcere la misura cautelare più adeguata in base a quello che era emerso.
Le indagini erano state condotte dal personale della Squadra Mobile di Latina. Secondo quanto è emerso le condotte del 35enne hanno costretto la parte offesa a cambiare le sue abitudini di vita e a temere fortemente per la sua incolumità a causa delle minacce ricevute. Nel corso dell’interrogatorio davanti al gip, il presunto responsabile aveva ammesso di aver chiamato diverse volte al telefono la sua ex ma non di averla minacciata di morte. Oltre ad averle sputato le avrebbe anche detto in una circostanza. «Sono venuto qui per massacrarti, ti ammazzo». In quel caso aveva anche inseguito la parte offesa. I fatti erano avvenuti a Latina tra marzo e aprile del 2024 e le indagini avevano portato all’arresto. Adesso è stato notificato l’avviso di conclusione indagini.

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