L'intervento
08.09.2025 - 13:00
Acqualatina ha annunciato un aumento di capitale da 23,6 a 53,6 milioni di euro, che sarà discusso a settembre in assemblea straordinaria. La società motiva la decisione con la necessità di rafforzare la propria struttura patrimoniale, dopo che l’Arera ha imposto un tetto massimo del 3,5% agli aumenti tariffari, respingendo la richiesta di incrementi ben più consistenti, tra il 6 e il 9,5%.
Ma questo aumento non convince il Movimento 5 Stelle, che muove delle critiche al gestore con l'intervento di Benedetta Malagola (Rappresentante GT M5S Latina) e Pasquale Palmisano (Referente Formazione GT M5S Latina). "Secondo Acqualatina, la ricapitalizzazione è indispensabile per garantire stabilità finanziaria e sostenere investimenti per circa 350 milioni di euro. Ma la decisione ha scatenato polemiche: i Comuni soci, titolari del 51% delle quote, dovranno attingere a risorse pubbliche, cioè soldi dei cittadini, mentre l’azienda ha continuato a produrre utili milionari, 11 milioni solo per il 2024, oltre gli ingenti fondi PNRR già ricevuti. A questo si aggiunge - affermano Malagola e Palmisano - un servizio giudicato inefficiente e tariffe tra le più alte d’Italia, con perdite idriche che superano il 70%. Per i critici, più che un’operazione per migliorare il servizio idrico, si tratterebbe di un intervento volto a riequilibrare i conti della società. Una lettura che trova conferma nei dati: la richiesta iniziale di aumenti tariffari fino al 9,5% avrebbe comportato un aggravio di circa 300 euro l’anno per famiglia, ma anche con il limite imposto da Arera le tariffe nel Lazio sono già cresciute in media del 6,65% e fino all’8,96% sulle eccedenze. L’Egato4 sottolinea che la ricapitalizzazione dimostra la fragilità dei piani finanziari presentati in passato e invoca maggiore efficienza gestionale, lotta alla morosità e una pianificazione trasparente. Restano aperti diversi interrogativi: perché, a fronte di ingenti utili conseguiti negli anni, oggi si chiedono ai Comuni nuove risorse? I debiti sono legati a veri investimenti o a inefficienze? E che fine faranno le bollette non riscosse, per decine di milioni di euro? Come gruppo territoriale del M5S di Latina riteniamo necessario fare chiarezza. Non si tratta di opporsi agli investimenti, ma di difendere i cittadini e garantire trasparenza. Prima di approvare un aumento di capitale da 30 milioni di euro, bisogna sapere se queste risorse serviranno davvero a migliorare il servizio o se andranno a coprire le inefficienze del passato".
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