Il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, Andrea Marchiella, è intervenuto sulla questione dei centri diurni di Latina con una nota condivisa dai colleghi di partito Matilde Celentano, Nicola Calandrini, Raimondo Tiero e Gianluca Di Cocco. Marchiella ha voluto replicare ad una lettera aperta dell'assessora al Welfare Patrizia Ciccarelli, relativa ad una presunta assenza di comunicazione all'interno di FdI conseguente ad un intervento del portavoce comunale Gianluca Di Cocco.
"Intendo precisare che Fratelli d'Italia si basa su un continuo confronto tra i suoi componenti, incentrato sulla funzione di indirizzo e controllo che l'opposizione è chiamata a svolgere e sul contributo fornito da ogni consigliere all'interno delle commissioni. In seguito ad una di queste, dedicata alle politiche di Welfare e ai Servizi sociali, abbiamo informato i nostri colleghi sui propositi dell'Amministrazione in merito alla riattivazione dei centri diurni: ci è stato detto che in attesa delle disposizioni della Regione si stanno programmando dei tavoli di coprogettazione con la Asl e si stanno promuovendo incontri con la cooperativa incaricata del servizio e con i genitori dei ragazzi destinatari del servizio stesso. Partendo da tali presupposti stentiamo a comprendere il risentimento e le critiche nei nostri confronti conseguenti all'intervento del nostro portavoce: Gianluca Di Cocco ha chiesto lumi sui tempi e sulle modalità della riattivazione dei centri, confidando in chiarimenti sul rispetto delle normative sulla sicurezza in merito al contagio da Covid 19 e sulla haccp. Il sottoscritto e Matilde Celentano, presenti nella commissione, hanno mancato nella comunicazione di queste risposte per un semplice motivo: quelle risposte da parte dell'assessora non ci sono state!".
Marchiella ha aggiunto ulteriori interrogativi a quelli già formulati da Di Cocco: "Mi risulta che da alcuni giorni il servizio sia stato attivato almeno in parte ma mi chiedo se siano stati rispettati i protocolli di sicurezza e i requisiti di legge, a tutela dei disabili e degli operatori. Questi ultimi hanno svolto i necessari test sierologici? Si è provveduto alla regolare sanificazione degli ambienti e dei mezzi utilizzati per il trasporto dei ragazzi? Ci auguriamo che dei precisi chiarimenti su questi argomenti arrivino con la stessa celerità di certe lettere aperte, anche perché non crediamo di esserci macchiati del reato di lesa maestà nel criticare un assessore. Aspettiamo quindi delle risposte concrete, nella speranza che questa Amministrazione non sia incappata nelle sue consuete mancanze, organizzando in ritardo dei servizi improvvisati in tutta fretta".