Da una parte le elezioni che si avvicinano, dall'altra un clima da "separati in casa" che ormai andava avanti da tempo. Ieri, al termine del Consiglio Comunale di Pontinia, sono state chiarite alcune posizioni: Eligio Tombolillo, Valterino Battisti e Fernando Ronci (che non era presente e per il quale ha parlato Tombolillo) hanno riferito che per loro l'esperienza in maggioranza è terminata. Si sono di fatto dichiarati indipendenti, rendendo decisamente meno solide le basi su cui si reggono l'amministrazione attualmente in carica e il sindaco Medici.

Non c'è stata una causa scatenante né è stato ricondotto il tutto a un preciso motivo di frattura. I malumori erano evidenti e andavano avanti da parecchio tempo (basti pensare al caos per il "rimpasto" di Giunta a metà mandato). Votati dei provvedimenti rilevanti (come quelli sulla Trasco) e ormai concluso questo difficile 2020, i tre consiglieri hanno deciso di prendere ufficialmente posizione. Anche perché era palese che non avrebbero supportato nuovamente la candidatura a sindaco di Carlo Medici. Molto più probabile invece l'impegno, quantomeno per Battisti, al fianco di Tombolillo, che ha già cominciato da mesi a sondare il terreno attorno a sé per una sua nuova candidatura a sindaco.

Come si diceva, la frattura è stata ufficializzata al termine del Consiglio Comunale di ieri. A farlo per primo, anche a nome di Ronci, è stato Tombolillo, che ha detto di ritenere «concluso il ruolo svolto con questa amministrazione». Oltre ai ringraziamenti, ha poi precisato che lui e il collega consigliere voteranno ora «secondo scienza e coscienza». Sui motivi non è stato detto nulla: «Avremo modo e tempo per chiarirli».
Battisti è stato invece più duro, palesemente scontento anche delle decisioni adottate da Medici nella composizione della Giunta, specie dopo il "famoso" rimpasto. «Ritengo di avere completato la mia esperienza e mi ritengo libero da impegni verso questa maggioranza. Anche le deleghe sono a disposizione del sindaco. Qui è stato gratificato qualche scudiero che sotto ai portici tirava la giacca al sindaco anziché chi ha mostrato impegno e prodotto risultati».
Il sindaco Medici ha preso atto della situazione aggiungendo: «In questa maggioranza le porte sono state aperte per tutti e a tutti abbiamo dato modo di lavorare. Io per dieci anni da consigliere non ho avuto nessun ruolo di primo piano e non è mai stato un problema. Chiederò comunque un incontro per approfondire le motivazioni, che non comprendo; in modo amicale, come è sempre avvenuto fra di noi. Se c'è stato un qualche problema vorrei capirlo, anche perché quest'amministrazione si è dimostrata compatta a parte qualche singolo episodio». Anche per il capogruppo di maggioranza Maria Rita D'Alessio è necessario un incontro chiarificatore dopo questo scossone.

Nervi tesi e malumori, in realtà, anche durante i primi anni si erano manifestati in delle occasioni – tanti i dissidi nati per le varie assegnazioni degli incarichi assessorili, ndr – e non sono mancati scontri pure piuttosto accesi fra i consiglieri di maggioranza (ad esempio durante delle commissioni o in Consiglio Comunale).
Ora dopo il consiglio di ieri si è arrivati a una frattura, salvo ripensamenti che, considerata la situazione politica a livello locale anche in vista del voto, sembrano a dir poco improbabili.