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Gli sviluppi

In Consiglio esplode il caso direttore generale

L'assessore Ada Nasti risponde sul caso Marcheselli direttore in pectore, Lbc: ora le vie legali

In Consiglio esplode il caso direttore generale

Un direttore generale in pectore già ufficioso e che già frequentava il Palazzo selezionato con una procedura di dubbia trasparenza. L'affare estivo che ha agitato l'esordio dell'amministrazione Celentano e che irrita l'opposizione sta per terminare perché oggi il sindaco dovrebbe ufficializzare il nuovo direttore generale a poche ore dal question time in cui l'assessore Ada Nasti ha risposto a due interrogazioni sul tema poste da Lbc.

Il partito di Coletta ieri ha detto in aula e ribadito in una nota che «corre voce da ieri sera che il direttore sia anche già stato nominato» e dovrebbe essere proprio Agostino Marcheselli, l'ex capo di gabinetto dell'epoca Zaccheo che ha frequentato le stanze del Comune sin dal primo insediamento della Celentano, a prendere il posto di Rosa Iovinella, l'ultimo direttore generale di Piazza del Popolo voluto dall'allora sindaco Damiano Coletta. Ieri in apertura di question time Lbc ha contestato la procedura con cui è stata selezionata la commissione per la scelta della rosa dei nomi da proporre al sindaco a partire dall'autonomina della segretaria generale Alessandra Macrì. «Come fa il segretario ad attribuirsi la nomina di presidente della commissione? - ha chiesto in aula Floriana Coletta - come può dire che è persona giusta per l'incarico e più competente di tutti? Come mai per gli altri commissari c'è stata l'individuazione per territorio? Chiediamo una commissione imparziale per scegliere il meglio per la città. Non sappiamo se l'ingegnere Marcheselli dopo aver transitato negli uffici del Comune lavorando senza titolo nella 'stanza di tutti', come la definì la Nasti e sia oggetto della selezione e della nomina. Ma il Comune dovrebbe fare chiarezza».

La Nasti ha replicato punto per punto citando l'art.16 ter delle vigenti norme regolamentari sull'ordinamento degli uffici e dei servizi secondo il quale ‘le commissioni esaminatrici delle procedure selettive pubbliche per la copertura di posti di qualifica dirigenziale sono nominate con determinazione dirigenziale del direttore generale o, in mancanza, del segretario generale'. Quest'ultimo inciso ‘o in mancanza del segretario generale' chiarisce la legittimità della competenza alla nomina del segretario generale. La legittimità della composizione della commissione esaminatrice al cui interno compare il segretario generale – chiarisce Nasti – è chiarita, inoltre, dal Tar Calabria e dal Tar Salerno».

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