Il fatto
11.11.2024 - 13:30
Da una parte l'esigenza di avere più personale per far camminare i servizi, dall'altra i conti che non tornano per far quadrare il bilancio che necessita di somme importanti per i servizi sociali, il settore che fa sempre la parte del leone. Due termini della questione importanti che stanno pesando sulle valutazioni in atto all'interno della maggioranza sul bilancio previsionale. Il documento per l'esercizio successivo che gli enti locali devono approvare entro il 31 dicembre, salvo proroghe, contiene le linee strategiche ed operative dell'amministrazione e quest'anno più che mai farà i conti con alcune variabili che consentono ben pochi 'voli pindarici'.
I soldi sono sempre meno, ci sono meno trasferimenti e la gara dei servizi sociali da rinnovare desta preoccupazioni perché dalle stime fatte conterrà un aumento del 14% del costo del personale per poter garantire servizi essenziali alla cittadinanza, sul fronte di minori, anziani, famiglie e persone con disabilità o in stato di indigenza.
A parità di servizi si prevede una spesa più alta di quasi un milione di euro con un aumento delle persone in attesa di assistenza e le riflessioni in atto sono su dove effettuare i tagli per razionalizzare le risorse. Punti che qualche settimana fa, nella bozza presentata alla maggioranza, hanno suscitato qualche perplessità tra chi, tra i consiglieri, parlava di pacchetto preconfezionato dalla giunta rivendicando capacità di azione e indirizzo. Da quel giorno però sembra che le cose siano state già ritarate e aggiustate con un punto fermo sostenuto da tutta la maggioranza: i servizi sociali non si toccano e non possono essere ridimensionati perché di fronte all'aumento di persone che chiedono assistenza non si può voltare la testa dall'altra parte.
E’ evidente che però il Comune deve investire su quella politica delle entrate di cui si parla da decenni senza arrivare a soluzioni concrete. Per questo motivo l'amministrazione sarebbe intenzionata a far partire un gruppo di lavoro che metta in campo una programmazione ben precisa proprio sulle entrate. Consapevoli che, dopo un anno e mezzo di amministrazione non si può più rincorrere solo le emergenze, un assunto più volte sostenuto da molti in maggioranza, ma bisogna avviare una programmazione più organica, non solo con i tributi ma investendo anche in modo mirato in quegli uffici che permettono al Comune di lavorare sulle pratiche che portano introiti all'ente. Un passaggio non scontato però, dal momento che i tagli dovrebbero avvenire proprio sulla capacità asssunzionale, un altro punto sul quale non sono tutti concordi.
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