L'appuntamento
12.11.2024 - 18:15
«Non ha nulla di spettacolare» lo spettacolo che Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, porterà in scena questa sera al teatro Europa di Aprilia. Si chiama “I migliori danni della nostra vita” ed incarna nella sua struttura modale un contesto ben preciso dove la politica è uno scontro-confronto che avviene sul palco, un puro atto performativo privo di interazioni tenuto a debita distanza dalla vita degli elettori.
La satira dunque, inizia dalla forma che è e si evolve nel contenuto di cui lo stesso Marco Travaglio ci parla qualche ora prima dell’atteso evento. «Porto la politica nei teatri per avere la possibilità di approfondire ed andare oltre i brevi interventi televisivi». Giornalista e scrittore, a Travaglio basta la parola, condita con giusto un pizzico di satira, per far immedesimare in uno spettacolo che analizza la rabbia dell’elettorato e la prospettiva di chi non ne capisce le ragioni. Così ci pone dinazi due categorie interdipendenti ma sconnesse, dicotomiche e senza mezzi misure all’interno delle quali «chi ha il compito di informare ed educare dovrebbe assumersi la responsabilità di fornire un contesto, approfondire, avere la capacità di guardare la realtà dall’alto e non accusare l’ignoranza del lettore. Chi scrive dovrebbe capire che le persone non sono tutte uguali».
Insomma, da Travaglio questa sera dovete aspettarvi un grande lavoro di decostruzione che assume senza presunzione il malcontento degli ultimi in questo spietato mondo neoliberista dove c’è competizione anche all’interno delle stesse fasce di popolazione. Con solo uno sgabello e un leggio in scena il giornalista torinese farà passare davanti gli occhi del suo pubblico gli ultimi cinque anni della loro vita.
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