Il caso
22.05.2025 - 20:00
«Abbiamo deciso di non essere presenti in aula. Non per disinteresse né per sottrarci alle nostre responsabilità istituzionali, ma per un atto politico forte e consapevole». Questo l’incipit della nota diffusa oggi dalla minoranza di Terracina che, compatta, ha disertato il Consiglio comunale delle 14 mettendo in atto una protesta netta «contro un’Amministrazione - si legge - sorda, inefficiente e autoreferenziale, che ha purtroppo smarrito il senso del servizio pubblico e ridotto l’assise una formalità contabile, senza rispetto per il ruolo della minoranza sia per quanto attiene alla vigilanza sugli atti che per quanto attiene alle proposte da formulare in Commissione o in Consiglio.
Secondo i capigruppo Pierpaolo Chiumera (PD), Alessandro Di Tommaso (Progetto Terracina), Gaia Pernarella (Sinistra Italiana) e Gabriele Subiaco (Europa Verde), il nodo non sarebbe solo legato a organizzazione del lavoro o mancanza di metodo, ma «a una precisa scelta politica: evitare il confronto sui temi reali. I referenti dell’opposizione annunciano che metteranno in campo ogni azione consentita dalla legge per ripristinare trasparenza, legalità e dignità amministrativa. «A partire da una comunicazione al Prefetto per informarlo del mancato ascolto della minoranza».
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