Il caso
03.11.2025 - 14:00
Scontro politico in Commissione Istruzione dopo l’ennesimo allarme sul servizio di assistenza scolastica educativa specialistica e di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA). A denunciarlo è la capogruppo del Partito Democratico, Valeria Campagna, che parla di una situazione “al collasso” e chiede le dimissioni dell’assessora all’Istruzione Francesca Tesone.
«Parliamo di un servizio fondamentale per bambine e bambini con difficoltà – dichiara Campagna – e il quadro emerso è allarmante: il servizio è partito in ritardo, con meno ore, molti alunni ancora senza assistenza e numerose educatrici e educatori rimasti senza lavoro. Una situazione che compromette il diritto allo studio e la continuità educativa dei più fragili».
A inasprire il clima è stata l’assenza dell’assessora Tesone alla seduta, che – secondo quanto riferito – non avrebbe dato comunicazione preventiva al presidente della Commissione, Mauro Anzalone.
«Una mancanza politica grave – prosegue la consigliera – che conferma ancora una volta l’inadeguatezza dell’assessora a metterci la faccia davanti a famiglie, operatori e studenti privati di un diritto essenziale».
Nel corso della riunione non sono mancati momenti di tensione tra Anzalone (Forza Italia) e il capogruppo di Fratelli d’Italia Cesare Bruni sulla gestione dei fondi regionali, mentre la consigliera PD ha criticato la mancata presenza del centrodestra alle proteste sotto la Regione.
«Sotto la Regione a protestare contro il taglio delle risorse – ha aggiunto Campagna – non si è vista nessuna rappresentanza del centrodestra, né comunale né regionale. È l’ennesimo segnale del fallimento della cosiddetta “filiera di governo”».
La consigliera dem chiede ora un intervento urgente per il ripristino dei fondi regionali e lo stanziamento di risorse comunali nel bilancio di previsione.
«Non è accettabile – conclude Campagna – che il peso dei tagli e dell’incapacità politica e amministrativa della Giunta Celentano ricada ancora una volta sulle famiglie e sui lavoratori. Serve un’assunzione di responsabilità immediata: Latina non può permettersi di lasciare indietro nessuno».
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