La crisi nel centrodestra
05.11.2025 - 09:30
Il sindaco di Latina, Matilde Celentano
Ci sono regole ben precise da rispettare in maggioranza: ci si confronta, ci si scontra, ma alla fine deve prevalere il vincolo di coalizione. È questo, in sintesi, il messaggio che il sindaco Matilde Celentano ha voluto ribadire ieri ai partiti che compongono la sua variegata maggioranza, dai quali continuano ad arrivare segnali di preoccupante disallineamento.
Per questo motivo la prima cittadina li ha convocati tutti a Latina, con l’obiettivo di chiarire come ripartire e riaffermare le condizioni per restare all’interno della coalizione. L’astensione di Forza Italia sul progetto di Abc, giustificata come “atto di responsabilità”, ha infatti acuito le fratture interne al centrodestra, già provato dalle tensioni estive con Noi Moderati e dalla precedente astensione degli azzurri sul bilancio.
Assenze (e presenze) che pesano
Anche le assenze e le presenze all’incontro di ieri raccontano molto del clima che si respira nella maggioranza: Noi Moderati non si è presentata, né con il coordinatore provinciale Alessandro Paletta né con il capogruppo Maurizio Galardo. Un’assenza pesante, che sembra non sia stata motivata, e che confermerebbe uno scollamento ancora più marcato proprio all’indomani del voto sul progetto promosso dall’assessorato all’Ambiente, espressione dello stesso partito. Per la Lega, al posto del capogruppo Vincenzo Valletta, era presente Federica Censi, affiancata dalla parlamentare Giovanna Miele. Difficile dire se anche questa sia la spia di un malessere interno al Carroccio, ma è certo che il partito sta attraversando una fase di tensione, tra le due correnti contrapposte e le fibrillazioni in giunta legate al possibile avvicendamento dell’assessore Francesca Tesone, anch’essa in quota Lega.
Presenti invece per Fratelli d’Italia il coordinatore comunale Dino Iavarone, in rappresentanza anche di Nicola Calandrini, e il capogruppo Cesare Bruni; per Forza Italia il coordinatore provinciale Giuseppe Di Rubbo, il coordinatore comunale Stefano Cardillo e il capogruppo Giuseppe Coriddi; per la Lista Celentano, infine, il capogruppo Alessandro Porzi.
La posizione del sindaco
Durante la riunione, il sindaco Celentano è apparsa determinata nel sottolineare che “così non si può andare avanti”. Ha quindi ripercorso i principali episodi che, a suo giudizio, hanno indebolito la maggioranza: la votazione anomala sull’articolo 8 proposta da Noi Moderati, la mancata approvazione del consolidato da parte di Forza Italia e l’astensione sul progetto di Abc. Una maggioranza mobile, avrebbe spiegato il sindaco, mina l’unità della coalizione e la credibilità dell’amministrazione, proprio mentre la città ha bisogno di risposte. Celentano ha ribadito che, in una coalizione, la “stella polare” resta il programma amministrativo e il principio di solidarietà di maggioranza: ci si può confrontare anche duramente, ma non è consentito avere su temi amministrativi importanti una linea che non sia comune. “Non è ammissibile – ha spiegato – una maggioranza a geometrie variabili. Serve rispetto delle regole e dei vincoli di coalizione».
Il sindaco è stata chiara: «Fatemi sapere se tutti intendono rispettare queste regole oppure no - avrebbe detto - Sono disponibile ad azzerare quanto accaduto, ma non più a tollerare distinguo politici così evidenti. Chi non vuole stare in questo perimetro lo dica apertamente: ne trarrò le conseguenze».
I distinguo di Forza Italia
I partiti, nel corso dell’incontro, hanno ribadito le rispettive posizioni. Forza Italia ha insistito nel definire la propria astensione sul progetto Abc una scelta tecnica, non politica, spiegando di aver chiesto chiarimenti più volte senza ottenere risposte. Ma proprio su questo punto non sono mancati momenti di tensione con Fratelli d’Italia, che invece ritiene la questione pienamente politica e legata al metodo di gestione della coalizione: per il partito di Calandrini, in una maggioranza eterogenea deve prevalere la linea della forza relativa principale.
E ora?
I partiti si sono aggiornati con il sindaco per ulteriori confronti “caso per caso”, ma la situazione resta estremamente delicata. Nelle fila di Fratelli d’Italia, ad esempio, cresce il fronte degli intransingenti che hanno la convinzione che l’atteggiamento di Forza Italia sia ormai incompatibile con la stabilità del centrodestra e che sia arrivato il momento di valutare decisioni più nette, come quella di un allontamento dalla coalizione.
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