Il fatto
06.11.2025 - 09:00
Le frizioni non si fermano ai rapporti in maggioranza tra i partiti ma sobbollono anche nelle commissioni. In particolare la commissione urbanistica, la più importante dell’amministrazione nel trainare un settore fermo da almeno un decennio e la cui guida è al pari quasi di un assessorato, sembra essere in questa fase terreno di un altro scontro a distanza. A rivelarlo in una nota, in realtà in modo criptico, è il presidente Roberto Belvisi che ribadisce alcuni punti all’indomani di una pre commissione urbanistica che ha dato mandato agli uffici di portare avanti l’esame della variante speciale di recupero, «incarichi che risalgono al 2013 e che nessuna amministrazione ha mai portato avanti» – spiega Belvisi. Sono ad oggi depositati i progetti di due gruppi su tre che previa istruttoria degli uffici, verranno portati in commissione per l’approvazione e, per il presidente questo è un altro passo avanti «che vede la commissione urbanistica svolgere le funzioni di indirizzo e controllo per la pianificazione territoriale. Un lavoro certosino che parte dalla pianificazione generale del territorio per il recupero urbanistico dei nuclei abusivi mentre in parallelo la revisione dei PPE dei Borghi e lo sviluppo della Marina sono colonne portanti di una visione ad ampio raggio che la commissione urbanistica con il suo presidente, possiede del territorio». Una puntualizzazione sulle competenze della commissione e del presidente che prelude a una critica forte. Belvisi infatti dice senza mezzi termini: «Non accetterò più rallentamenti, ostruzionismi, polemiche sterili e inutili per fermare un percorso che vede l’amministrazione in prima linea per la tutela del territorio. Ora basta, è necessario andare avanti e superare le contrapposizioni da qualsiasi lato provengano. Reclamo serietà e responsabilità, ricordando che tutta la pianificazione territoriale urbanistica, «si decide nella commissione urbanistica. Infatti, è arrivato il tempo della piena e corretta responsabilità da parte dei partiti, in modo da concretizzare il lavoro fatto e di dare risposte concrete ai cittadini». «L’urbanistica – conclude il presidente - è e sarà sempre materia che deve restare lontano da giochi e logiche di partito estranee allo sviluppo del territorio: questo lo dico a chiare note perché se come professionista ho deciso di affrontare un percorso politico, di mettere da parte la mia professione per servire la comunità, ebbene questa mia disponibilità non deve essere svilita da nessuno. Ribadisco che sviluppare una pianificazione sostenibile e di recupero edilizio resta la mia priorità e della commissione tutta». Belvisi viene da un passato da tecnico ed è stato coinvolto come professionista incaricato nelle revisioni dei piani particolareggiati. Oggi fa riferimento al suo passato per sgombrare il campo da ogni equivoco e per chiarire la sua posizione anche di fronte l’assessore all’urbanistica Muzio, mai citata direttamente nella nota. I due, giusto una settimana fa, si erano affrettati a smentire qualsiasi ipotesi di frizione, e anche alla luce di questo oggi non si capisce da chi venga l’ostruzionismo a cui fa riferimento il presidente, accusa pesante in campo urbanistico. Chi e con quali modalità sta facendo ostruzionismo? Gli uffici? L’assessore? Terze persone?
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