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Il fatto

Tra veleni e manovre, Censi contro Valletta

L’assessorato di Francesca Tesone oggetto di litigi interni

Tra veleni e manovre, Censi contro Valletta

L’assessore Francesca Tesone

I problemi interni alla Lega si sommano al quadro già complesso del centrodestra pontino. Al vertice convocato dal sindaco Matilde Celentano, per il Carroccio si è presentata Federica Censi, affiancata dalla parlamentare Giovanna Miele, al posto del capogruppo Vincenzo Valletta. In realtà, Valletta avrebbe partecipato all’inizio della riunione, ma dopo un confronto con Censi – arrivata per rappresentare ufficialmente il partito – si sarebbe allontanato dalla stanza. Secondo quanto trapelato, poche ore prima dell’incontro Censi avrebbe scritto in una chat interna della Lega, chiedendo di chiarire la posizione di Valletta come capogruppo e sollecitando l’invio di un altro delegato al vertice. Per indisponibilità degli altri esponenti, è poi stata lei stessa a prendere parte alla riunione in rappresentanza del partito. L’episodio è l’ennesima spia del malessere interno al Carroccio, attraversato da correnti contrapposte e da tensioni legate al possibile avvicendamento in giunta dell’assessore Francesca Tesone, anche lei in quota Lega. Il nodo affonda le radici nel presunto accordo di alternanza risalente al voto del maggio 2023, che portò Celentano alla guida della città. All’epoca Censi e Valletta si presentarono in tandem, raccogliendo insieme circa 2.600 voti personali. Il più votato, Valletta, rinunciò all’assessorato e indicò proprio Francesca Tesone – che aveva ottenuto circa 600 preferenze – come rappresentante in giunta, dopo che Censi aveva a sua volta rinunciato per favorire l’ingresso di Marilena Sovrani, nomina poi mai formalizzata. Oggi i due consiglieri appaiono più distanti che mai. Da un lato, sembra che Valletta ritenga che dopo un risultato elettorale non possano prevalere logiche personali a discapito della continuità amministrativa: Tesone ha ben lavorato ed è stimata dal sindaco. Dall’altro, Censi rivendicherebbe il principio di alternanza stabilito due anni fa. E sarebbe proprio il suo nome quello destinato a sostituire Tesone in caso di rimpasto. 

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