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Il fatto

Il logoramento del centrodestra: i personalismi rischiano di diventare sistema

L’ultimo vertice per richiamare i partiti al rispetto del patto di coalizione si è trasformato nell’ennesimo terreno di scontro

Il logoramento del centrodestra: i personalismi rischiano di diventare sistema

Matilde Celentano

Nel centrodestra pontino il clima si fa sempre più teso. Divisioni, personalismi e scontri interni rischiano di compromettere la tenuta della maggioranza guidata da Matilde Celentano in un momento molto delicato e nel quale lo scontento, a due anni e mezzo dall’inizio della consiliatura, è palpabile tra i cittadini. L’ultimo vertice convocato dal sindaco per richiamare i partiti al rispetto del patto di coalizione si è trasformato nell’ennesimo terreno di scontro, con Forza Italia pronta ad accusare, Noi Moderati assente per scelta, la Lega impegnata a dirimere liti interne e Fratelli d’Italia con la lista Celentano che cercano la strada della responsabilità, ma sembrano fare fatica a gestire la leadership della coalizione e a ritrovare l’autorevolezza conferita dai numeri in consiglio.
In questo scenario con la sua ultima nota il gruppo di Noi Moderati lancia una stoccata diretta e chirurgica al centrodestra locale, che assume i contorni di una presa di distanza precisa da chi in quel centrodestra non si riconosce. E non si identifica, viene da aggiungere, neanche in quello attuale dal momento che molti esponenti di quegli anni sono presenti sia in giunta che in consiglio, compreso il loro capogruppo Maurizio Galardo che è stato vicesindaco durante una delle consiliature di Vincenzo Zaccheo.
«Se la Sindaca Matilde Celentano – si legge nella nota – ritiene di continuare a farsi logorare da giochetti praticati negli ultimi vent’anni nelle amministrazioni di centrodestra a Latina, il problema riguarda direttamente il Sindaco e starà a lei decidere come proseguire». Un passaggio pesante, che fotografa una realtà politica segnata da personalismi e da un approccio tattico che, secondo Noi Moderati, ha frenato lo sviluppo amministrativo della città.   Dichiarazioni che sicuramente avranno un seguito sia di chiarimenti interni sia di approfondimento politico. Il clima è più avvelenato che mai alla vigilia di nuovi atti da approvare su Abc e con la diatriba interna ancora in corso tra l’assessore all’ambiente Addonizio e l’assessore all’ambiente Nasti: il dibattito sembra ormai piegarsi più ai protagonismi che alla ricerca di una visione comune. Il rischio è chiaro e si trascina dietro l’ombra di un fallimento politico di cui qualcuno dovrà assumersi le responsabilità: quello che la politica della coalizione si riduca a una gara di distinguo personali, perdendo di vista lo spirito originario dell’alleanza e l’impegno verso i cittadini.

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