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Il fatto

Regione, Enrico Tiero si dimette da presidente della commissione Attività produttive

Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia ha preso la decisione dopo il no del Riesame alla revoca degli arresti domiciliari per corruzione

Tiero, l'accusa è corruzione. Sei indagati nell'inchiesta della procura di Latina

Enrico Tiero

Si è dimesso questa mattina dalla presidenza della Commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Enrico Tiero, esponente di Fratelli d’Italia, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta per corruzione condotta dalla Procura di Latina.

Le dimissioni, presentate formalmente e già assunte al protocollo del Consiglio, sono immediatamente efficaci. Tiero resterà tuttavia ancora, per ora, consigliere regionale a titolo formale, in attesa che venga emesso il decreto governativo di sospensione previsto dalla legge Severino, che comporterà anche la surroga temporanea nelle funzioni istituzionali.

Il seggio, secondo quanto previsto dalla normativa, sarà assegnato al primo dei non eletti nella lista di Fratelli d’Italia nella circoscrizione di Latina, in questo caso Emanuela Zappone, che subentrerà temporaneamente fino a eventuali sviluppi giudiziari e amministrativi definitivi.

La decisione di Tiero arriva all’indomani del pronunciamento del Tribunale del Riesame di Roma, che ha respinto il ricorso presentato dai suoi legali – gli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Angelo Fiore – con cui si chiedeva la revoca della misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari di Latina, Giuseppe Cario, su richiesta del pubblico ministero Martina Taglione.

 Le dimissioni da presidente di commissione rappresentano dunque un passaggio istituzionale atteso, volto a garantire la piena operatività dell’organismo consiliare e a evitare ricadute politiche sull’attività legislativa della Regione.

 

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