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Abc e parere legale, botta e risposta tra maggioranza e opposizione in Trasparenza

Accuse incrociate e ennesimo nulla di fatto nella seduta di oggi per affrontare il nodo del parere legale

Abc e parere legale, botta e risposta tra maggioranza e opposizione in Trasparenza

Un’altra seduta della Commissione Trasparenza finisce in un nulla di fatto e riaccende lo scontro politico in Comune. Comunque la si veda, un pessimo spettacolo per i cittadini.  Ieri mattina, convocata per discutere il parere legale richiesto da Abc sulla modifica del contratto di servizio, la commissione ha visto maggioranza e opposizione fronteggiarsi duramente fino al rinvio della seduta.

La nota della maggioranza

"La maggioranza della Commissione trasparenza: ferma indignazione per il metodo di lavoro tenuto dalla Presidente Ciolfi e per l’ennesima gestione caotica e improduttiva della Commissione Trasparenza. Anche questa volta la Commissione è stata convocata senza che fossero disponibili gli atti necessari, nonostante l’ordine del giorno — “Analisi del parere legale richiesto dall’Azienda Speciale ABC sulle modifiche unilaterali e retroattive del contratto di servizio” — prevedesse proprio l’esame del parere in questione. Un parere che, peraltro, non è mai stato portato sul tavolo della Commissione, nemmeno oggi, dopo le diverse illazioni dei commissari di opposizione, rendendo di fatto impossibile qualsiasi discussione seria e informata.
Di fronte alla richiesta — responsabile e ragionevole — della maggioranza di aggiornare la seduta per evitare ulteriore dispendio di risorse pubbliche e di gettoni di presenza inutili, la Presidente Ciolfi ha invece ignorato le istanze dei commissari e non ha messo prontamente ai voti l’aggiornamento richiesto, violando le più elementari regole di corretto funzionamento della Commissione.


La seduta si è così trasformata in oltre un’ora di interventi spesso scollegati dal tema, alimentati dalle opposizioni con il solo intento di creare confusione e polemica politica, mentre la Presidente ha consentito che il dibattito degenerasse, anziché riportarlo all’ordine. È gravissimo che, per questa gestione arbitraria e inconcludente, siano stati tenuti inutilmente in attesa il CdA e i Revisori dell’Azienda, oltre al Segretario Generale e agli Assessori Nasti e Addonizio, bloccando attività istituzionali rilevanti e sottraendo tempo prezioso a figure che operano con responsabilità nell’interesse dell’ente.
La Commissione Trasparenza, così condotta, si conferma purtroppo un luogo piegato alle dinamiche di propaganda delle opposizioni, mentre la maggioranza viene sistematicamente ostacolata nel proprio lavoro e privata della possibilità di operare in modo serio e rispettoso delle istituzioni.


La maggioranza chiede con determinazione che la Presidente Ciolfi abbandoni immediatamente queste prassi scorrette e che le future convocazioni avvengano nel pieno rispetto delle regole, con gli atti disponibili e con una conduzione imparziale, affinché la Commissione possa finalmente svolgere la propria funzione in modo utile, trasparente e responsabile.
La Presidente non gode di prerogative diverse dagli altri presidenti di commissione, che convocano — salvo rare eccezioni — solo quando la documentazione necessaria è disponibile. Non è pensabile che la Presidente convochi una seduta sapendo di non avere gli atti e lasciando agli uffici appena due giorni per adempiere: un tempo non ragionevole per garantire la correttezza dell’iter di convocazione. È inutile che si tenti di coprire questa responsabilità con accuse infondate di ostruzionismo o con attacchi impropri: la verità è che si è cercato di piegare la Commissione a fini propagandistici, usando approssimazione e irresponsabilità.
Inoltre, ancora una volta, le opposizioni sembrerebbero essere state a conoscenza del parere: la consigliera Campagna ne ha infatti dichiarato la datazione al “1° ottobre”. Se così fosse, saremmo di fronte a un fatto gravissimo, abilmente offuscato dall’innalzamento dei toni e da giustificazioni pretestuose, persino accusando gli uffici di non aver risposto alle mail nel giro di due giorni.
La maggioranza, dopo l’ennesimo “balletto” delle opposizioni cui si è assistito, ha infine votato l’aggiornamento della Commissione per evitare di disperdere e sprecare risorse pubbliche, annunciando la rinuncia al gettone di presenza qualora la Presidente avesse disposto una nuova convocazione. La richiesta della maggioranza è stata chiara sin dall’inizio e solo dopo un’ora e mezza si è arrivati — legittimamente — alla votazione, poiché il parere non era nella disponibilità della seduta".

Così in una nota i commissari della maggioranza della commissione trasparenza Valletta, Belvisi, Coluzzi, Scalco, Mulè, Coluzzi, Licata e Catani

La nota dell'opposizione

«Quello a cui abbiamo assistito oggi in commissione Trasparenza è l’ennesimo, gravissimo atto di ostruzionismo da parte di alcuni esponenti della maggioranza». I gruppi consiliari di Lbc, Pd, M5S e Per Latina 2032 denunciano quanto accaduto durante la seduta odierna, convocata dalla presidente Maria Grazia Ciolfi per l’analisi del parere legale richiesto da ABC sulla modifica unilaterale e retroattiva del contratto di servizio.

 

Già il 17 novembre la presidente aveva chiesto agli uffici, contestualmente alla convocazione, il parere legale, gli eventuali verbali del CdA e dei Revisori in cui il documento era stato trattato, e la relazione della segretaria generale. Ieri è arrivato un sollecito, questa mattina una diffida formale. Eppure nessun documento è stato consegnato, nonostante fossero nella disponibilità del Comune.

 

«È del tutto evidente – spiegano le opposizioni – che si vuole limitare l’azione della commissione Trasparenza impedendo ai consiglieri di svolgere il proprio ruolo. Non è un episodio isolato, ma un comportamento sistematico e prevaricante».

 

All’apertura dei lavori della seduta, la consigliera di Fratelli d’Italia Simona Mulè ha chiesto la sospensione immediata e il rinvio, sostenuta dal capogruppo della Lega Vincenzo Valletta, nonostante fossero presenti tutti i vertici dell’Azienda speciale, dal direttore all’organo di revisione al completo, gli assessori all’Ambiente e al Bilancio, la segretaria generale e il Presidente del Consiglio Raimondo Tiero.

 

I consiglieri di minoranza, dal canto loro, hanno chiesto di proseguire i lavori per consentire ai presenti – dalla direzione di ABC agli assessori fino ai revisori dei conti – di intervenire su un tema di evidente interesse per la cittadinanza. «Ancora una volta – sottolineano – l’atteggiamento ostruzionistico di alcuni componenti della maggioranza non ha permesso nemmeno di ascoltare le figure istituzionali coinvolte. I cittadini collegati alla diretta hanno assistito soltanto a polemiche, senza ricevere alcuna informazione utile».

 

Su richiesta dei commissari Mule’ e Valletta, è stato imposto il voto per l’aggiornamento della seduta rinviandola a quando gli atti saranno disponibili. Le opposizioni hanno votato contro, esprimendo rammarico e vergogna per la seconda seduta consecutiva impedita.

 

«La commissione, convocata il 16 ottobre sulle stesse questioni, – ricordano i consiglieri della minoranza – era stata disertata dalla maggioranza. Ancora una volta la città non ha potuto conoscere gli orientamenti della giunta se non attraverso la stampa, perché le sedi istituzionali vengono sistematicamente svuotate di funzione».

 

«Quello di oggi è stato un pessimo spettacolo dato ai cittadini che seguivano la diretta – dichiarano – e rappresenta un danno gravissimo per la città, soprattutto alla luce della situazione di ABC e della rimodulazione del bilancio, su cui abbiamo appreso sviluppi dalle cronache giornalistiche, non certo dalle sedi istituzionali».

 

Le opposizioni annunciano di aver chiesto un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Raimondo Tiero, e che torneranno a investire il Prefetto chiedendo «il ripristino immediato della legittima dialettica istituzionale di fronte a continui atteggiamenti di prevaricazione e ostruzionismo».

 

«Alcuni esponenti della maggioranza – concludono – stanno impedendo alla commissione Trasparenza di svolgere il ruolo che il Regolamento e la legge le assegnano. Non è più tollerabile».

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