Arriverà lunedì 24 novembre in commissione bilancio la proposta di Deliberazione di Consiglio numero 158 / 2025 del 19/11/2025 che riguarda Abc e la mancata approvazione del bilancio di esercizio 2024 dell’azienda speciale e che contiene gli indirizzi per la rimodulazione del bilancio di esercizio in conformità con gli atti dell’ente. Si tratta di un atto che è stato al centro di un tira e molla tra gli uffici Ambiente e Finanziario per molto tempo ed è stato vagliato anche con la società Abc, predisposto dal dirigente del dipartimento Finanze e Partecipate Diego Vicaro su indirizzo dell’assessora al Bilancio Ada Nasti. L’atto, allo studio dei componenti della commissione bilancio che lo discuteranno lunedì, ricostruisce un quadro complesso: anni di squilibri gestionali, ritardi, richieste economiche aggiuntive, modifiche del servizio e una lunga serie di documenti comunali rimasti senza pieno riscontro da parte dell’Azienda. Nella delibera si ricostruisce la storia di Abc dal 2017 ad oggi, nata come azienda speciale del Comune, incaricata — tramite contratto quindicennale — della gestione dei servizi di igiene urbana. Negli anni, tuttavia, l’evoluzione del servizio ha incontrato ostacoli significativi: piani industriali da aggiornare, costi crescenti, e soprattutto la frenata nello sviluppo del porta a porta, elemento cardine del progetto originario. Costi in crescita e sviluppo fermo Dai documenti e dai verbali dei revisori contenuti in delibera emergono criticità rilevanti: impossibilità di estendere il porta a porta senza squilibri finanziari, incompatibilità tra costi previsti e contratto di servizio. Con il cambio di amministrazione nel 2023, il Comune ha avviato un processo di verifica a tutto campo, affidando una due diligence organizzativa e contabile a una società e la relazione finale, acquisita a ottobre 2024, ha confermato ulteriori elementi critici: compensi erogati ai membri del CDA non dovuti, per i quali l’Ente ha chiesto il recupero delle somme; sforamento delle spese di personale oltre i limiti autorizzati; incompletezza della documentazione sugli affidamenti e uso eccessivo dell’affidamento diretto; mancanza di attestazioni di regolare esecuzione relativamente a lavori e forniture. Perché il Bilancio 2024 non può essere approvato Alla luce delle verifiche del controllo analogo e dei risultati della due diligence, nella delibera ’Amministrazione evidenzia l’impossibilità di approvare il Bilancio 2024 «in assenza di una rimodulazione coerente con: gli indirizzi strategici e gestionali già deliberati dal Comune; la necessità di correggere le criticità organizzative e finanziarie; l’obbligo, previsto dall’art. 114 TUEL e dallo Statuto di ABC, di garantire trasparenza, veridicità e coerenza tra bilancio, contratto di servizio e piano industriale». Dagli atti emerge che il Comune si è trovato a esaminare un Bilancio 2024 giudicato dall’Ufficio di Controllo non coerente con gli atti deliberativi dell’ente. Il quadro è tecnico ma decisivo: nel bilancio trasmesso da ABC risultano ricavi da servizi di igiene urbana pari a 17.580.730 euro, mentre gli atti comunali riconducono il valore contrattuale a 17.000.273 euro. I ricavi inseriti dall’Azienda superano in sostanza di oltre 580.000 euro il corrispettivo deliberato dal Comune per il 2024. In altre parole, ABC ha iscritto in bilancio più proventi di quelli che il Comune ha riconosciuto tramite PEF e determinazioni. Il Comune da fine settembre, con un sollecito a ottobre, ha rimandato formalmente indietro il bilancio, chiedendo la rimodulazione dei ricavi e il riallineamento a tutte le delibere vigenti. Il sollecito viene reiterato a fine ottobre. Il Cda di Abc dichiarerà a fine ottobre la propria disponibilità ad aggiornare il bilancio, ma attende una deliberazione del Consiglio comunale. La delibera oggi impone quindi un percorso chiaro: ABC dovrà rimodulare il Bilancio 2024 tenendo conto degli atti già approvati dall’Ente e del nuovo quadro strategico delineato, aggiornare il piano industriale, rivedere il contratto di servizio e trasmettere una relazione completa sulle criticità riscontrate. L’obiettivo dichiarato è garantire la continuità del servizio pubblico essenziale, superare le irregolarità del passato e ricondurre la gestione dell’Azienda Speciale entro parametri di sostenibilità finanziaria e coerenza con gli indirizzi politici. Un caso importante e delicato su cui ora si innesteranno le riflessioni sia delle opposizioni che di quella parte della maggioranza fino ad oggi più cauta sulle manovre e le criticità che riguardano il servizio rifiuti.