Il fatto
19.12.2025 - 16:00
Il Movimento 5 Stelle alza il livello dello scontro politico e chiede una chiara assunzione di responsabilità all’Amministrazione comunale di Latina dopo quanto avvenuto nella Commissione congiunta Bilancio–Attività Produttive, convocata per l’approvazione della proposta di deliberazione sulla ricognizione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Una seduta definita dai pentastellati come emblematica del modo in cui la maggioranza concepisce il ruolo del Consiglio comunale, a partire dalle modalità di convocazione: in urgenza, alle 8.15 del mattino, a ridosso del Consiglio fissato alle 9.00, con centinaia di pagine di allegati messi a disposizione soltanto il giorno precedente.
A intervenire è la capogruppo Maria Grazia Ciolfi, che non usa mezzi termini:
«In Commissione odierna, la delibera sulla ricognizione dei servizi pubblici locali è stata definita una mera presa d’atto. Ma la vera presa d’atto dovrebbe essere dell’amministrazione Celentano: le loro narrazioni non bastano più».
Nel corso della Commissione, i presidenti hanno sostenuto che l’atto fosse una semplice presa d’atto, tale da non richiedere domande o approfondimenti. Una lettura che il M5S contesta apertamente, sottolineando come il provvedimento incida invece su servizi pubblici essenziali, affidamenti pluriennali, concessioni ultra-trentennali, proroghe reiterate, aziende partecipate in difficoltà e rischi economici per il Comune.
«Ho chiesto al Direttore Generale per quale motivo si arrivi in commissione il 19 dicembre con queste modalità. La risposta è stata che non si poteva convocare a giugno perché era necessario avere dati aggiornati. Ma tra giugno e la vigilia di Natale c’è il mondo, e ciò che emerge non è l’aggiornamento dei dati, ma una gestione approssimativa, priva di programmazione e di rispetto per il lavoro consiliare e anche per gli uffici oggi convocati in massa a relazionare».
Tra i casi più critici viene indicato quello del servizio rifiuti e dell’Azienda speciale ABC, che opera da tre anni in esercizio provvisorio, con bilanci contestati, modifiche contrattuali unilaterali e una situazione amministrativa che, secondo il M5S, viene sistematicamente minimizzata. «Qui non serve alcuna propaganda: la realtà parla da sola».
Preoccupazione anche per la piscina comunale, la cui funzionalità risulta limitata nonostante gli impegni economici dell’Ente, con associazioni sportive che continuano a segnalare criticità. «È inaccettabile che realtà come la Polisportiva Hyperion Onlus, con atleti con disabilità che partecipano a competizioni di livello mondiale, siano costrette ad allenarsi fuori Latina perché in città non trovano spazi acqua disponibili».
Critiche infine anche al sistema delle partecipate e delle concessioni, dalla partecipazione in Acqualatina alle problematiche di Ipogeo. «È stato detto apertamente che la presa d’atto è necessaria per evitare sanzioni, ma se si fosse detto chiaramente che dentro quella presa d’atto ci sono problemi seri, sarebbe stato un atto di onestà politica. Qui invece si è scelta la strada della negazione».
La conclusione è netta: «La presa d’atto vera dovrebbe essere dell’amministrazione Celentano: le narrazioni non bastano più».
Il M5S annuncia che continuerà a incalzare la maggioranza, rivendicando il ruolo del Consiglio comunale come luogo centrale del controllo democratico e della rappresentanza dei cittadini.
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