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Bilancio, Ciolfi (M5S): “Equilibrio solo formale, così si scarica il futuro sulle prossime generazioni”

La consigliera pentastellata attacca la manovra dell’amministrazione Celentano: entrate annunciate ma non certificate, fondi PNRR non utilizzati

Ciolfi (M5S) alla guida della Commissione Trasparenza e Legalità del Comune di Latina

Un bilancio formalmente in equilibrio, ma politicamente sbilanciato. È un giudizio netto quello espresso da Maria Grazia Ciolfi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale, intervenendo sulla manovra di previsione 2026–2028 approvata dall’amministrazione Celentano. Un documento che, secondo la consigliera, non costruisce futuro ma rinvia le criticità strutturali della città, comprimendo i servizi essenziali e trasferendo i rischi sugli anni a venire.

«Per il terzo anno consecutivo – afferma Ciolfi – ci troviamo davanti a un bilancio che appare tecnicamente in ordine, ma che sul piano politico sceglie di non affrontare i nodi veri di Latina. È una manovra che rinvia le decisioni, scarica il peso sulle prossime generazioni e si limita a preparare consenso elettorale».

Nel mirino della consigliera anche la narrazione sulle entrate, definita “propagandistica”. In Commissione e in Aula, spiega Ciolfi, l’assessora al Bilancio avrebbe parlato di oltre sei milioni di euro riscossi dalla lotta all’evasione fiscale. Un dato che, però, secondo la capogruppo M5S, non troverebbe riscontro nei documenti ufficiali allegati al bilancio.

«Non esiste una distinzione chiara tra quanto è stato accertato e quanto effettivamente riscosso – sottolinea –. Nella Nota integrativa e nella relazione dei Revisori quel dato non compare. Ho presentato quesiti formali, protocollati ai Revisori e agli uffici competenti, ma a oggi non ho ricevuto risposte. Senza dati certificati, nessuna presentazione, per quanto ben costruita, può sostenere un bilancio».

A rafforzare le perplessità del Movimento 5 Stelle c’è poi la questione del cosiddetto “tesoretto” da 42 milioni di euro annunciato all’inizio del 2025. Un tema che Ciolfi riporta al centro del dibattito.

«Il 2 gennaio dello scorso anno Sindaca e Assessora parlavano di oltre 20mila accertamenti per 42,3 milioni di euro, presentati come un tesoretto destinato ad alleggerire la rigidità del bilancio e a garantire più servizi. Quel “prossimo futuro” è oggi. Eppure il Fondo crediti di dubbia esigibilità resta elevato, le entrate IMU diminuiscono e non c’è traccia di una rendicontazione su quanto sia stato realmente incassato. La domanda è semplice: che fine ha fatto quel tesoretto?».

Ma il passaggio più critico, secondo la consigliera pentastellata, riguarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dalla Nota integrativa emergerebbero infatti quasi quattro milioni di euro di fondi in conto capitale non utilizzati, con interventi della Missione 5 – Inclusione sociale completamente azzerati.

«Parliamo di risorse destinate a povertà estrema, housing first, stazione di posta e “Dopo di Noi” – spiega Ciolfi –. Nei documenti allegati si parla di progetti non avviati per circa 1,5 milioni di euro, a fronte di soli 715mila euro in fase di avvio su immobili ATER. Sono ferite profonde, perché questi fondi erano pensati per le persone più fragili».

Un quadro che, secondo il Movimento 5 Stelle, trasforma il PNRR da opportunità a rischio finanziario. Gli stessi Revisori dei conti, ricorda Ciolfi, avvertono che eventuali interventi non completati entro le scadenze potrebbero ricadere direttamente sul bilancio comunale.

Criticità anche sul fronte degli investimenti. L’amministrazione prevede infatti l’accensione di un mutuo da 10 milioni di euro, della durata di 15 anni, per la manutenzione stradale.

«Un debito pesante – attacca Ciolfi – per un bene deperibile, che coprirà appena il 10 per cento delle strade cittadine. Alle future generazioni resteranno le rate da pagare, mentre i lavori coincideranno con l’avvio della prossima campagna elettorale. Intanto si stanziano 500mila euro per nuove assunzioni apicali, mentre i servizi restano sotto organico».

Duro anche il giudizio sul rapporto tra Comune e ABC, l’azienda speciale dei rifiuti.

«La situazione certifica un fallimento politico – afferma –. Bilanci bocciati dal Consiglio ma ritenuti corretti dal CdA, azienda bloccata da tre anni di esercizio provvisorio, nessuna prospettiva di investimenti. Il problema del bilancio 2024 e del consolidato resta irrisolto. E mentre si parla di controllo analogo, la maggioranza approva un emendamento da 137mila euro per lo smaltimento dell’indifferenziato. Questo non è controllo, è abbandono».

Nonostante il giudizio negativo complessivo, il Movimento 5 Stelle ha presentato 29 emendamenti al bilancio. Sei sono stati approvati all’unanimità.

«Emendamenti di modesta entità economica ma di grande valore politico – spiega Ciolfi –: premi per il giornalismo locale, per il volontariato giovanile e l’educazione emotiva, riconoscimenti alle buone pratiche ambientali per attività “green”, interventi per la sicurezza stradale con attraversamenti pedonali rialzati nel quartiere Gionchetto e in viale De Chirico, oltre all’attrezzatura dell’area verde di via Modigliani con giochi per bambini».

Altre proposte, come quelle per la digitalizzazione avanzata a supporto della Polizia Locale e i fondi per micro-manutenzioni nei quartieri e nelle scuole, sono state bocciate per mancanza di copertura, ma – assicura Ciolfi – verranno riproposte nelle commissioni.

«In particolare – conclude – ho voluto presentare un dispositivo tecnologico già utilizzato a Roma e Milano, una telecamera mobile per le auto della Polizia Locale che aumenterebbe la sicurezza stradale, libererebbe personale e garantirebbe introiti al Comune, evitando forse la necessità di un mutuo milionario».

Il giudizio finale resta netto: «Questo bilancio non investe, non incassa come promette, non governa le partecipate e rinvia le criticità strutturali della città. Per questo il Movimento 5 Stelle ha votato contro, pur avendo contribuito a migliorarne alcuni aspetti».

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