«Ad Artena l'amministrazione comunale sposa l'idea e la pratica di un recupero urbanistico dei nuclei abusivi di necessità». Con queste parole, evidentemente soddisfatto, il sindaco del paese lepino, Felicetto Angelini, ha commentato l'approvazione della delibera che perimetra - per la prima volta dopo diversi decenni - i nuclei abusivi sorti nel tempo in città, andando di fatto a "sanare" diversi abusi edilizi perpetrati nel tempo grazie a una variante speciale al Piano regolatore.

Di fatto, la perimetrazione dei nuclei abusivi rappresenta un'ancora di salvezza per tutte quelle prime case nate senza alcun titolo edilizio - dunque in violazione delle normative vigenti -, ma costruite per avere semplicemente un tetto sopra alla testa.

La vicenda, tra l'altro, aveva avuto una particolare enfasi nei mesi scorsi, quando decine di cittadini di Artena - così come tanti altri nel Lazio - si sono visti notificare i provvedimenti di demolizione resi esecutivi dal Tribunale competente.

Nel corso del Consiglio comunale che, diverse settimane fa, ha approvato la perimetrazione, il tecnico incaricato dal Comune ha chiarito la situazione esistente: «Ci siamo trovati davanti - si legge nel verbale di seduta - un territorio che, ben al di là di quanto programmato e previsto dal Piano regolatore, veniva compromesso dalla sua originale destinazione agricola. Infatti, non bisogna più fare gli struzzi o tenere gli scheletri nell'armadio: voi - ha affermato il tecnico, rivolgendosi ai consiglieri - conoscete benissimo i territori di cui parliamo. Sono a bassa densità e abbastanza rarefatti, ma è impossibile continuare a parlare di loro come aree agricole».

Chiaramente, prima dell'approvazione della delibera, è stato registrato un proficuo dibattito, con gli esponenti dell'opposizione che hanno espresso più di qualche dubbio sul provvedimento, chiedendo una sospensione della delibera per tornare in commissione. Il sindaco, però, ha sottolineato come si fosse in presenza di una «scelta politico - amministrativa» e, al momento del voto, la maggioranza ha votato compatta con nove voti per l'approvazione , mentre i sette membri dell'opposizione si sono astenuti.