Arriva la benedizione dal presidente della Regione Nicola Zingaretti ai sindaci di Italia in Comune, il nuovo soggetto politico che mette insieme sindaci e amministratori locali, per lo più di estrazione civica, lanciato negli ultimi mesi alla conquista di spazi e consenso all'interno del panorama politico nazionale. Ieri Zingaretti ha partecipato al Caffè Letterario di Roma proprio all'iniziativa "La società che sogniamo. La società che vogliamo", promossa da Italia in Comune con gli interventi del Coordinatore nazionale e sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, del presidente nazionale e sindaco di Parma Federico Pizzarotti, del vicepresidente e sindaco di Latina Damiano Coletta e di altri ospiti e fondatori del partito.
«Bene questa iniziativa dei sindaci e degli amministratori di Italia in Comune, promossa da Pizzarotti, Pascucci, Coletta e tantissimi altri – ha detto il Governatore del Lazio - queste esperienze civiche e diverse sono utili all'Italia e alla vitalità della nostra vita democratica. Se nel Lazio abbiamo vinto è anche grazie al protagonismo di queste esperienze, parte viva della nostra alleanza». Un endorsement importante quello di Zingaretti proprio in funzione degli equilibri politici e amministrativi nel Comune capoluogo in un momento destabilizzante a livelo locale in cui il Partito Democratico alle elezioni provinciali ha invece appoggiato il fronte istituzionale delle larghe intese con Forza Italia. La linea di Zingaretti, più spostata a sinistra, rinsalda dunque le premesse del dialogo e dell'alleanza con Coletta, cementata sin dall'inizio del suo mandato e ribadita ufficialmente alle ultime regionali. Un patto che oggi assume una luce di contrasto ancora più forte in virtù delle dichiarazioni di Claudio Moscardelli di qualche giorno fa. Moscardelli aveva ribadito che il dialogo con Coletta si era interrotto con le provinciali, che poteva considerarsi concluso e che il Pd deve «lavorare su Latina per proporsi come alternativa alle prossime elezioni comunali». Due diverse prospettive che potrebbero costituire un fronte esplosivo da dirimere per il segretario provinciale Salvatore La Penna. Se il Pd regionale si schiera con Coletta quello provinciale sembra intenzionato, al di là delle recenti dichiarazioni di Medici, a marcare sempre più la distanza. Intanto il cronoprogramma del movimento dei sindaci prevede una strutturazione nel 2018 e la prima prova del voto l'anno prossimo, in occasione delle regionali. E Coletta potrebbe giocare da protagonista.