"Uno schiaffo vero e proprio, uno scarica-barile inaccettabile sulla Regione da parte del Ministero della Salute". In una conferenza stampa con i colleghi di Norma e di Rocca Massima e i rappresentanti dei comitati civici, il sindaco di Cori Mauro De Lillis ha stigmatizzato la nota inviata ai 13 Comuni del Lazio interessati dal Decreto Lorenzin e dalla decisione della Regione di accorpare ai Dea territorialmente competenti, i servizi dei Ppi, i Punti di primo intervento. In provincia di Latina sono 7 e l'accorpamento, nei fatti, significherà la chiusura dei presidi. I sindaci hanno presentato una proposta alternativa che punta ad un potenziamento dei servizi, e ieri in conferenza stampa è stato ribadito che "I soldi ci sono, ci sono sempre stati, è mancata la volontà tutta politica di fare qualcosa per le comunità più piccole. Un comportamento che la Politica dovrà farsi perdonare". Intanto per venerdì chiamata generale alla mobilitazione anche da parte del sindaco di Sezze, Di Raimo (in una conferenza stampa nel pomeriggio) per il corteo che da piazza del Popolo a Latina, percorrerà le vie del centro fino alla sede della Asl con un coro unanime: "Non chiudete i Ppi". Appuntamento alle 10.
Il fatto
Continua la battaglia per i punti di primo intervento
Cori - Domani la manifestazione che arriverà in Piazza del Popolo. De Lillis: "Uno schiaffo vero e proprio, uno scarica-barile inaccettabile"