Un bilancio non condiviso, con una maggioranza sorda ai richiami delle opposizioni. E' il giudizio sul Bilancio del Comune di Latina che arriva dal partito e dal gruppo consiliare di Fratelli d'Italia. 

Il contrasto all'emergenza Coronavirus avrebbe dovuto portare tutte le forze politiche ad unirsi, invece nella votazione al bilancio comunale abbiamo assistito all'ennesima farsa targata Coletta ed LBC - si legge in una nota firmata da Gianluca Di Cocco, Nicola Calandrini, Andrea Marchiella. Raimondo Tiero e Matilde Celentano - A parole il sindaco chiede a tutti di indossare la stessa maglia, combattendo per un unico obiettivo, in pratica o ci si adegua a ciò che dice lui, oppure non si fa nulla.
Nei giorni scorsi era emersa chiara la volontà di LBC di blindare il bilancio comunale, un bilancio a senso unico e lontano dalla realtà, in quanto confezionato a dicembre, quando nessuno poteva prevedere che la furia del Coronavirus avrebbe messo in ginocchio l'economia della città oltre che l'economia nazionale. Di fronte ad un documento preparato con troppo anticipo per rispondere all'emergenza, come centrodestra abbiamo proposto non centinaia di modifiche per fare ostruzionismo, ma appena 10 emendamenti che andavano nella direzione di creare un fondo per dare risposte immediate alla città in piena crisi pandemica.
Come Fratelli d'Italia il Senatore Calandrini si è messo a disposizione della città e del Sindaco Coletta per dare un contributo all'amministrazione in virtù dell'importante ruolo istituzionale ricoperto.
Ma Sindaco e maggioranza sono stati sordi. Prima ci è stato chiesto di non presentare emendamenti, poi abbiamo dovuto subire il ricatto: se avessimo presentato emendamenti saremmo stati esclusi dal "Patto per Latina", con cui il Sindaco (sempre a parole) si propone di coinvolgere tutte le forze politiche e sociali per gestire al meglio i fondi che verranno da Regione e Governo per la ripresa post Coronavirus.
In sede di Consiglio Comunale gli annunci sono diventati fatti: tutti i nostri emendamenti sono stati bocciati e a noi non è rimasto altro che votare contro un bilancio che non ci apparteneva, che non conoscevamo, sul quale la possibilità di discussione è stata azzerata.
Riteniamo che questo sia stato un approccio "sintetico" della costituzione di un bilancio nel quale è mancato un processo formale di pianificazione e condivisione, visto che sono mesi che non si convoca una Commissione Bilancio.
Questo è un bilancio che non ha tenuto in considerazione ciò che è accaduto dall'8 di marzo, un documento nel quale la maggioranza esplicita alcune sue scelte strategiche elaborate sulla base di personali percezioni, non adoperandosi minimamente per arrivare ad un percorso condiviso. Abbiamo seri dubbi anche sull'unanimità della condivisione nella stessa maggioranza.
Ne conseguono programmi a breve termine, che si accompagnano all'assenza di una valida riflessione strategica su dove portare la città e soprattutto sul come guidare la città tenendo in considerazione anche l'emergenza attuale. Il tutto mentre si dà enfasi a presunti risultati economico-finanziari proiettati in un futuro molto incerto per famiglie e aziende.
Dispiace aver assistito alla netta chiusura alle idee e alle proposte dell'opposizione, per "partito preso". Il momento storico che sta attraversando la città richiedeva e richiede tuttora un atteggiamento diverso".