Un territorio che nasce due volte: prima con Enea e Lavinium, poi con la bonifica dell’Agro Romano e la fondazione moderna di Pomezia e della nuova Ardea. È su questa doppia origine – mitica e contemporanea – che si fonda la candidatura congiunta di Pomezia e Ardea a Capitale Italiana della Cultura 2028, il cui dossier è stato ufficialmente presentato ieri dai due Comuni. Il progetto, intitolato “Dal mito di Enea alle città di fondazione: un viaggio tra storia, architettura, identità e memorie nascoste”, propone una narrazione culturale che attraversa i secoli, intrecciando archeologia, urbanistica, memoria e partecipazione civica. “Pomezia e Ardea sono città sorelle, unite da radici profonde e da una visione comune: valorizzare il nostro territorio come luogo generativo di cultura, identità e futuro”, commenta Veronica Felici, Sindaco di Pomezia - ; questa candidatura è il frutto di un lavoro corale, che mette al centro la collaborazione tra comunità e la forza delle nostre origini”.
“La doppia fondazione del nostro territorio – quella mitica e quella moderna – è il cuore del progetto”, ha aggiunto Maurizio Cremonini, Sindaco di Ardea - ; la sinergia tra Ardea e Pomezia rappresenta un modello di cooperazione che supera i confini amministrativi e si estende a tutti i settori della vita pubblica: dalla cultura al sociale, dall’educazione alla sostenibilità, dalla valorizzazione del patrimonio alla promozione dell’economia locale”.
Il programma culturale 2028 si sviluppa lungo un intero anno, con eventi quotidiani che animano piazze, musei, giardini e luoghi simbolici, trasformandoli in spazi di aggregazione e scoperta. L’idea alla base è forte e condivisa: riscoprire e valorizzare le memorie dimenticate del territorio, intrecciando passato e presente attraverso linguaggi diversi come teatro, archeologia, musica, arte, tradizione e comunicazione.
Ogni appuntamento è pensato per coinvolgere attivamente la cittadinanza e accogliere chi viene da fuori, offrendo occasioni di incontro, riflessione e festa. Dalle rassegne teatrali dedicate a Enea e alla fondazione della città, alle mostre archeologiche e fotografiche, dai talk sull’architettura razionalista ai concerti jazz tra gli scavi, il programma propone un viaggio nella memoria collettiva, capace di parlare a tutte le generazioni. Spettacoli, laboratori, visite guidate, sagre e momenti di convivialità si alternano durante l’anno, dando vita a una narrazione corale che celebra la vivacità culturale ed espressiva del territorio e delle realtà coinvolte. La cultura diventa così esperienza viva e condivisa, un invito a ritrovare il senso di comunità e a immaginare insieme il futuro. La candidatura è sostenuta da una rete di partner pubblici e privati e si propone come esempio virtuoso di collaborazione territoriale, capace di generare valore duraturo per l’intero comprensorio.