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Comunicare bene, in pratica

Ascolto attivo: impara in 6 passi l’arma segreta per migliorare ogni relazione

Essere ascoltati è fondamentale: impariamo bene come farlo al meglio

Ascolto attivo: impara in 6 passi l’arma segreta per migliorare ogni relazione

E’ sempre più difficile trovare qualcuno capace di ascoltarci, eppure l’ascolto attivo è una competenza fondamentale per costruire relazioni solide, sia nel lavoro che nella vita privata. Vediamo di cosa si tratta e come può migliorare la nostra capacità di conoscere, comprendere e convincere, nei confronti di amici e figli, di colleghi e clienti:

 

  1. Concentrati sul tuo interlocutore 

Metti da parte il cellulare, guarda il tuo interlocutore negli occhi e dimostra interesse, attraverso il linguaggio del corpo, annuendo o dicendo “certamente”, “capisco”. Ricordalo sempre: se vuoi interesse devi dare interesse.

 

  1. Non interrompere chi ti parla

Lascia che l’altro finisca di parlare prima di dire la tua. Interrompere può far sentire l’interlocutore non ascoltato o poco considerato. Se il tuo interlocutore è nel pieno di un monologo infinito chiedi il permesso di interrompere e fallo per chiedere chiarimenti o approfondimenti. (“scusa se ti interrompo, ma quindi mi dici che…, io pensavo che…)

 

  1. Fai domande aperte

Incoraggia l’altro a esprimersi, fai domande a cui non si risponde solo sì o no. Ad esempio invece di “Ti piace questa idea?” (Sì o No) chiedi “Cosa ne pensi di questa soluzione?”. Chiedere un parere motivato tiene aperte le tue possibilità di comprendere e convincere. Un “sì” o un “no” chiudono la porta.

 

  1. Dimostra che hai ascoltato e compreso

Ripeti con parole tue ciò che hai capito. Ad esempio: “Se ho capito bene, stai dicendo che…” Questo dimostra attenzione, rassicura l’interlocutore, evita fraintendimenti.

 

  1. Mostra empatia

Mettiti nei panni del tuo interlocutore, dimostra di comprendere le sue emozioni. Frasi come “Capisco che questa situazione ti sta deprimendo” mettono a suo agio l’interlocutore, a farlo sentire accolto e compreso, lo spingono ad essere più sincero e disponibile, ed anche più disposto ad accettare il tuo parere.

 

  1. Evita giudizi affrettati

Non saltare a conclusioni affrettate, non dare consigli prima di aver ascoltato e compreso. A volte, l’altro ha solo bisogno di essere ascoltato, di sfogarsi, non di soluzioni immediate. Condividere un problema spesso è già metà della sua soluzione.

 

Un esempio pratico: 

Immagina di essere un manager e un collaboratore ti dice: “Sono frustrato perché non riesco a rispettare le scadenze”. Invece di rispondere con “Devi organizzarti meglio”, prova a dire: “Capisco che ti senti sotto pressione, è un periodo difficile per tutti. Proviamo a risolvere assieme: cosa pensi che ti stia ostacolando?”.

Porta la riflessione sul processo e sulle cose che non funzionano, non solo sul risultato negativo. Sarà più facile che la persona collabori e partecipi alla soluzione del problema, non si preoccupi solo di evitare la colpa o di darla ad altri. Questo modo di fare apre un dialogo costruttivo e mostra che sei realmente interessato a risolvere il problema insieme, nell’interesse di tutti.

 

Prima di chiudere vi ricordo il mio indirizzo email, che potete usare per commenti, suggerimenti, o per proporre dei temi da trattare nei prossimi articoli: d.bersanetti@gmail.com 

Per chi se lo fosse perso qui trovate l’articolo uscito la settimana scorsa:  https://www.latinaoggi.eu/news/rubriche/306855/come-scrivere-una-mail-efficace-evita-errori-e-ottieni-le-risposte-che-desideri.html   

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