Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato hanno partecipato ieri presso la sede della Regione Lazio a Roma, all'avvio del nuovo corso di formazione specifica di medicina generale alla presenza dei medici tirocinanti vincitori del concorso. Si tratta di un corso triennale riservato ai laureati in Medicina e Chirurgia, che consente al suo termine di esercitare la professione di Medico di Medicina Generale nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale. Presenti alla cerimonia Antonio Magi, Presidente Omceo della Provincia di Roma e Renato Botti, Direttore Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria
«Per il triennio 2018/2021 sono stati ammessi 174 medici tirocinanti, il doppio dei partecipanti degli anni precedenti, ai quali voglio rivolgere un in bocca al lupo. Sono una risorsa importantissima - ha commentato Zingaretti - per migliorare e incrementare la sanità di prossimità. In questi anni abbiamo fatto insieme un percorso di risanamento della sanità del Lazio e oggi siamo alla vigilia di una nuova stagione, fuori dal commissariamento e che ci permetterà di aumentare la qualità delle cure e dei servizi ai cittadini».
«Nel Lazio operano circa 4.500 medici di medicina generale - ha aggiunto D'Amato- ma il saldo tra chi si diploma ogni anno e chi va in pensione è negativo da molti anni. Ecco perché è importante invertire questa tendenza e tornare ad investire sul personale. Più che richiamare i professionisti andati in pensione come stanno facendo alcune Regioni è importante far entrare nel sistema sanitario i giovani medici».
«Nella Regione Lazio, il corso è organizzato da Asl che svolgono il ruolo di capofila di area didattica territoriale -spiega la Regione Lazio in una nota - Asl Roma 1, Asl Roma 2, Asl Roma 3 e Asl Latina, alle quali sono assegnati tutti i tirocinanti, in base alla posizione in graduatoria e alla prossimità con la propria residenza».
Positivo anche il riscontro del presidente della commissione Sanità, il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Simeone. «Giudico positivamente il nuovo corso di formazione specifica di medicina generale al quale sono stati ammessi 174 tirocinanti. Si tratta di un passo importante per tanti medici giovani e meno, con i secondi in grado di trasmettere ai primi la loro professionalità nell'erogazione delle cure. I medici di famiglia possono essere il vero anello di congiunzione fra i cittadini/pazienti e le strutture sanitarie. Mi auguro che i corsi organizzati possano rappresentare l'inizio di una svolta da me richiesta, finalizzata al potenziamento della rete sanitaria territoriale». Infine, una nota polemica da parte del consigliere azzurro. «E' necessario programmare, individuare le priorità e attuarle, come hanno fatto altre Regioni nelle stesse condizioni del Lazio. L'amministrazione regionale farebbe bene a rimboccarsi le maniche mettendo in conto i fallimenti passati e trovando soluzioni concrete, magari prendendo atto di tutti gli spunti e le proposte che, come opposizione, gli abbiamo fornito, ma sfortunatamente sono cadute nel nulla».