Uno dei 56 italiani rientrati da Wuhan nei giorni scorsi, rimpatriato con il Boeing atterrato a Pratica di Mare e poi portato per i 14 giorni di quarantena alla Cecchignola, è risultato positivo al Coronavirus. Per lui, un ricercatore di 29 anni, è stato attivato il protocollo sanitario del caso, con ricovero all'Istituto Spallanzani, seguito costantemente da un'equipe medica dedicata proprio al virus. E tutti, in Italia, aspettano il diffondersi di notizie positive sullo stato del giovane connazionale.
Se da una parte è sbagliato lasciarsi andare all'allarmismo sfrenato nei confronti del virus, dall'altra non si può far finta che la minaccia non esista. Ed è per questo che la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute ha stilato un decalogo di informazioni utili per permettere di identificare i sintomi legati al coronavirus, oltre che una serie di piccoli accorgimenti per evitare qualsiasi tipo di rischio.
Dieci quesiti per sconfiggere la paura
1. Che cos'è un Coronavirus?
I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la sindrome respiratoria acuta grave (Sars).
2. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo Coronavirus di origine animale?
Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, Sars-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, Mers-CoV dai dromedari agli uomini. Ma numerosi altri coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani.
3. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un Coronavirus?
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
4. I Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.
5. Esiste un vaccino e ci sono trattamenti per un nuovo Coronavirus?
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino (ma l'Oms ha dichiarato che in tre mesi potrebbe essere pronto, ndr). Allo stesso modo non c'è un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus.
6. Cosa fare per proteggersi?
Le raccomandazioni per ridurre l'esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell'igiene delle mani (lavarle spesso con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso; utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani); pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti. Si raccomanda di vaccinarsi contro l'influenza stagionale.
7. Gli operatori sanitari sono a rischio a causa di un nuovo Coronavirus?
Sì, possono esserlo, poiché entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione generale. L'Oms raccomanda che gli operatori sanitari applichino coerentemente adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e in particolare delle infezioni respiratorie.
8. Che fare se si è soggiornato in un ospedale in cui è stata ricoverata una persona malata?
Il rischio di trasmissione esiste solo se si è stati in stretto e prolungato contatto con il paziente. I malati affetti da infezione da nuovo Coronavirus, inoltre, vengono ricoverati in ambienti separati dagli altri degenti. Sinora non è stata segnalata alcuna infezione da nuovo coronavirus contratta in ospedale o altra struttura sanitaria.
9. Che fare se si presentano i sintomi del virus?
In caso di sintomi riferiti a una malattia respiratoria, specie se si manifestano dopo un viaggio in aree colpite dal virus, bisogna rivolgersi a un medico e informarlo del viaggio.
10. Quale dispositivo di monitoraggio è stato introdotto per questo virus a livello nazionale? E quale misura sanitaria specifica per i viaggiatori è stata avviata nel nostro Paese?
In Italia è attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (Sari) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (Ards). La situazione è costantemente monitorata dal ministero, che è in continuo contatto con l'Oms e l'Ecdc, e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo portale.
NUMERI UTILI IN PROVINCIA DI LATINA
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina - centralino 0773 6551
Malattie infettive – 0773 6553283
Ospedale Fiorini di Terracina - centralino 0773 7081
Ospedale Dono Svizzero di Formia - centralino 0771 7791
Ospedale San Giovanni di Dio di Fondi - 0771 5051