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Il caso

Crisi Recoma, proclamato lo sciopero dei lavoratori

Operai ancora in attesa di metà stipendio di dicembre, e nessuna soluzione in vista: lunedì incroceranno le braccia

Crisi Recoma, proclamato lo sciopero dei lavoratori

Si ritroveranno lunedì mattina, intorno alle 8, davanti al cancello della Recoma Group, lì nella zona industriale di Sermoneta, all’Asse attrezzato per la precisione, come sempre; ma stavolta gli operai dell’azienda specializzata nella manutenzione e revisione periodica di bombole, non si presenteranno per iniziare una nuova settimana lavorativa.
Ieri Gianni Chiarato, segretario della Confail Metalmeccanici che segue da vicino la vicenda della crisi aperta dalla famiglia Aprile, ha proclamato una giornata di sciopero, come detto per lunedì prossimo, in concomitanza con un nuovo incontro istituzionale indetto per affrontare tutte le criticità e tutelare i dipendenti.
Alla base della proclamazione dello sciopero c’è la questione delle promesse non mantenute da parte dell’azienda, in merito al saldo dello stipendio di dicembre. I lavoratori attendevano il resto delle spettanze, pagate solo in parte, ma alla scadenza del termine previsto di soldi non ne hanno visti. Non solo questo però. C’è dell’altro e riguarda la questione dei 27 licenziamenti annunciati dalla Recoma. Nelle scorse settimane, durante il tavolo con i sindacati e il primo cittadino di Sermoneta, Giuseppina Giovannoli, svolto in Prefettura, la famiglia Aprile si era detta disposta a rivedere questa posizione. Al momento, però, non ci sono soluzioni in merito. E per giunta non si intravedono nemmeno spiragli di ripresa, in ottica futura. Va detto che alla Recoma, adesso come non mai, si respira un’aria difficile e qualche operaio, che si è guardato intorno, ha già presentato la propria lettera di addio per andare a fare altro. Non tutti, naturalmente, avranno questa possibilità. Un ulteriore obiettivo dello sciopero è quello di continuare a tenere viva l’attenzione di tutte le parti interessate su questa vicenda incresciosa. Il tavolo svolto in Prefettura sembrava potesse migliorare le cose, ma il passare dei giorni ha dimostrato che non è così.
L’incontro in programma lunedì, in parallelo con lo sciopero, vedrà interessata anche la Regione Lazio, oltre a sindacati e azienda.
La dirigenza della Recoma è stata convocata in video conferenza e dovrà rispondere alle domande su stipendi, licenziamenti e futuro.
Tutte domande che, per adesso, hanno ricevuto zero risposte.
Una risposta chiara e molto rumorosa la daranno, invece, i lavoratori che aspettano ancora una parte dello stipendio di dicembre (siamo a due settimane di ritardo). Lunedì alla Recoma non si lavora.

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