Una storia qualunque, forse una storia sbagliata, un tassello rivelatore di una parte della nostra economia che sfugge alle classifiche. E' il caso del lungo contenzioso tra un'azienda tessile e l'Inps sul diniego di cassa integrazione per un periodo di 58 giorni che ora il Tribunale amministrativo ha definitivamente dichiarato legittimo.
La vicenda è emblematica perché solleva il velo sulla quantità di ore di cassa integrazione che vengono accordate in provincie e rappresentano uno degli indicatori dell'andamento dell'economia.
Se si tratta di vera cassa integrazione dovuta per crisi riconosciuta della produzione allora, in teoria, bisognerebbe attivare meccanismi virtuosi per far ripartire le imprese o la impresa in difficoltà. Ma il ricorso alla cassa integrazione si è rivelato negli ultimi tre-cinque anni uno strumento per risparmiare sui costi di produzione, tanto che lo stesso istituto di previdenza è intervenuto con blocchi nelle erogazioni o dinieghi alle domande a seguito di istruttorie interne. E proprio contro uno di questi provvedimenti di sospensione die benefici degli ammortizzatori sociali che è stato presentato il ricorso.
Il periodo di cassa integrazione richiesto riguardava parte del mese di agosto e parte di settembre ma i requisiti inseriti nell'istanza non sono stati considerati congrui; l'azienda ha proposto ricorso al Tar perché fosse annullato l'atto di diniego, invece i giudici hanno ritenuto di dover confermare l'inammissibilità della domanda. I casi analoghi a questo sono una decina e per tutti sono state rilevate anomalie negli indicatori di accesso alla cassa integrazione quale ammortizzatore sociale contro crisi di produzione. I numeri reali, gli ultimi disponibili dal database dell'Inps, dicono che nel 2018 c'è stato un aumento delle ore di cassa integrazione sul 2017 pari a +160,9 e infatti lo scorso anno sono state autorizzate più di due milioni di ore complessivamente in tutti i settori.
Questo al netto delle ulteriori verifiche sulle istanze depositate.
Se il dato va preso veramente per buono significa che è difficile, se non impossibile uscire dalla crisi in cui si è infilata questa provincia.
Se, di contro, valgono le verifiche Inps allora il monte di ore di cassa integrazione poteva addirittura essere superiore e offrire uno spaccato dell'economia locale non veritiero fino in fondo.