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Tennis, Internazionali Bnl d'Italia

Jannik Sinner demolisce Ruud e vola in semifinale

Match da antologia del numero 1 del mondo, capace di dare 6/0 6/1 al vincitore di Madrid

Jannik Sinner demolisce Ruud e vola in semifinale

Jannik Sinner vola in semifinale (Foto Fitp)

Lo diciamo subito: così si gioca soltanto in Paradiso, nell'olimpo degli dei della racchetta. Un'ora e quattro minuti di tennis stratosferico, con il numero 1 del mondo, passateci il termine, a rendere "piccolo piccolo" un tennista come Casper Ruud, vincitore di Madrid, impotente nel cercare una reazione allo strapotere del tennista altoatesino: 6/0 6/1, ma poteva essere anche 6/0 6/0. Una partita perfetta, interpretata dal punto di vista tecnico-tattico e mentale, in maniera impressionante. E quando dai 6/0 6/1 al numero 7 del mondo, alla quarta partita dopo il rientro da tre mesi di stop, è un qualcosa che non si può raccontare, o magari sì, quando di mezzo c'è un "alieno". Ad un certo punto, il povero Ruud, persona meravigliosa dentro e fuori dal campo, non sapeva più cosa fare e, immedesimandoci in lui, abbiamo pensato che non ne poteva più e che l'unico pensiero era quello di rientrare quanto prima negli spogliatoi. Sinner è stato perfetto, meraviglioso, semplicemente devastante. Ha dominato dal primo quindici, lasciando un solo gioco al suo avversario, conquistato peraltro dopi aver annullato due palle break e dopo 47 minuti di gioco. Ora, nella semifinale di venerdì 16 maggio (20.30, ndr), Sinner sfiderà lo statunitense Tommy Paul, capace di battere Hurkacz, alla sua seconda semifinale consecutiva sul "rosso" del Foro Italico. Era dal 1958 che due tennisti italiani (venerdì 16 maggio alle 15.30 la semifinale con Alcaraz, ndr) non arrivano nelle semifinali degli Internazionali d'Italia, quando Nicola Pietrangeli battè Beppe Merlo. "Eravamo venuti qui con tanti dubbi - le prime parole a Sky del tennista azzurro - Oggi (giovedì 15 maggio, ndr) ho alzato di nuovo il livello e l'ho fatto per tutta la partita. Le cose possono cambiare in un attimo, ma credo che dopo tre mesi arrivare qui a Roma e fare semifinale, è qualcosa di importante. Credo che lui gioca molto bene se gli dai tempo, io ho cercato di variare abbastanza e mano a mano che la partita andava avanti, le condizioni cambiavano. Ho cercato, quindi, di variare, giocando anche la smorzata. Devo dire grazie al mio team, perché la partita l'abbiamo preparata bene, giocando tatticamente in maniera perfetta"

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