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Rugby, Quilter Nations Series

L'Italia sbatte sul muro del Sudafrica

I campioni del mondo hanno giocato per 70 minuti in inferiorità numerica

L'Italia sbatte sul muro del Sudafrica

Un' ottima Italia esce a testa alta dal confronto amichevole contro il Sudafrica campione del Mondo. All'Allianz Stadium di Torino, gli Springboks si impongono per 32-14 ma con gli azzurri in partita di fatto fino a 10' minuti dalla fine. Ospiti in dieci dal 12' del primo tempo per l'espulsione di Franco Mostert per un placcaggio irregolare e pericoloso ai danni dell'azzurro Garbisi. Nel finale di tempo Springboks in vantaggio con un piazzato di Pollard, una meta di Van Staden trasformata da Pollard. Per l'Italia solo un piazzato di Garbisi, protagonista anche di due errori al piede sullo 0-0. Nel secondo tempo altri due piazzati di Garbisi riavvicinano l'Italia, ma un'altra punizione di Pollard seguita da una meta di Van den Berg trasformata dallo stesso Pollard scavano il primo solco per gli Springboks. Una bella metà di Capuozzo riporta in partita gli azzurri a un quarto d'ora dalla fine, poi però viene fuori la classe dei campioni del Mondo che chiudono il match con altre due mete di Williams e Hooker con una trasformazione di Libbok.
“Penso che l’Italia abbia fatto molte buone cose e sostanzialmente dominato il primo tempo - ha detto Quesada- mentre nel secondo è stato più difficile. Mi ha fatto piacere vedere che i ragazzi hanno rispettato il piano di gioco e l’alternanza che ci eravamo prefissati, con una buona difesa e una disciplina solida". Così il CT Gonzalo Quesada e il capitano dell’Italia Ignacio Brex hanno incontrato la stampa in conferenza al termine del test-match dell’Allianz Stadium contro il Sudafrica, secondo appuntamento delle Quilter Nations Series. "La mischia persa e la meta concessa a fine primo tempo è stata uno dei momenti chiave della partita, insieme ad alcuni momenti in cui avremmo dovuto marcare punti e non lo abbiamo fatto. Penso in particolare a quando, sotto per 6-10 e in doppia inferiorità numerica, abbiamo calciato invece di provare a cogliere l’opportunità di attaccare dai cinque metri e, magari, andare avanti nel punteggio. Poi, nelle fasi finali, quando loro hanno avuto palloni di contrattacco hanno fatto valere le loro individualità”.
“Il Sudafrica è la miglior squadra al mondo e conoscevamo la profondità della loro rosa, mia sono deluso perchè potevamo trovarci in condizione di competere sino all’ultimo minuto. E’ mancato come ho detto un po’ di cinismo nei momenti forti, continueremo a lavorare per migliorare sotto questo punto di vista, ma abbiamo fatto bene oggi anche se avremmo potuto fare ancora meglio” ha proseguito il tecnico argentino dell’Italia", prosegue Quesada. “Abbiamo avuto l’opportunità di vincere questa partita perchè ce la siamo creata, ci sono state tante situazioni che mi hanno reso orgoglioso della squadr opggia, non solo per il cuore e la capacità di lavorare gli uni per gli altri, ma anche per la qualità di alcune sequenze di gioco. Per ottanta minuti siamo stati capaci di metterci nella condizione di vincere e sentiamo che si poteva fare ancora meglio, giocando alla pari con il Sudafrica sui uno dei loro punti di forza”, prosegue. “Per me il cartellino contro Lorenzo Cannone è stato un po’ duro, così come il rosso diretto a Mostert è probabilmente eccessivo. Quando hanno preso il rosso ero frustrato , immaginavo la reazione del Sudafrica e che sarebbe stata necessaria una disciplina ancora maggiore da parte nostra. Ma la chiave di volta è stato non mettere punti sul tabellone quando avremmo dovuto per provare a vincere la partita, e non ci siamo riusciti” ha concluso il CT. Il capitano azzurro Ignacio Brex ha sintetizzato: “Come ha detto Gonzalo gli Springboks sono la migliore squadra al mondo e anche la settimana scorsa hanno battuto la Francia, giocando quasi tutta partita con un uomo in meno: non è un alibi, sono esperienze che fanno parte del nostro percorso di crescita. Gestire situazioni come quella di cui ha parlato Gonzalo, o imparare a sfruttare al meglio una lunga superiorità, sono cose che si imparano sul campo e su cui continueremo a lavorare per migliorarci come squadra”.
IL TABELLINO
Italia v Sudafrica 14-32 (3-10)
Marcatori: p.t. 33’ cp. Pollard (0-3); 37’ cp. Garbisi P. (3-3); 40’ m. Van Staden tr. Pollard (3-10); s.t. 3’ cp. Garbisi P. (6-10); 12’ cp. Garbisi P. (9-10);  14’ cp. Pollard (9-13); 20’ m. Van den Berg tr. Pollard (9-20); 14’ m. Capuozzo (14-20); 32’ m. Williams tr. Libbok (14-27); 39’ m. Hooker (14-32)
Italia: Capuozzo; Lynagh, Brex (cap), Menoncello, Ioane (25’ st. Allan); Garbisi P., Varney (25’ st. Page-Relo); Cannone L., Zuliani (14’ st. Favretto), Vintcent; Zambonin (9’ st. Ruzza), Cannone N. (33’ st. Odiase); Riccioni (8’ st. Ferrari), Nicotera (17’ st. Di Bartolomeo), Fischetti (28’ st. Spagnolo)
all. Quesada
Sudafrica: Willemse; van der Merwe E. (25’ pt. Esterhuizen), Moodie (13’ pt. Nortje), Hooker, Arendse (1’ st. van der Merwe E.); Pollard (28’ st. Libbok), van den Berg (25’ st. Williams); van Staden, Dixon, Kolisi (cap); Mostert, Kleyn (4’ st. Snyman, 10’ st. Smith); Porthen (19’ pt. Louw), Grobbelaar, Venter (23’-34’ pt. Steenekamp)
all. Erasmus 
arb. Doleman (Nuova Zelanda)
Calciatori: Pollard (Sudafrica) 4/4; Garbisi (Italia) 3/6; Libbok (Sudafrica) 1/2
Cartellini: 11’ pt. rosso Mostert (Sudafrica); 11’ st. giallo van Staden (Sudafrica); 16’ st. giallo Cannone L. (Italia)
Player of the Match: Willemse (Sudafrica)
Note: temperatura mite, giornata piovosa, campo in ottime condizioni. 32.103 spettatori. 

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