L'evento
28.07.2023 - 13:00
Musiche, danze e arti popolari del mondo per portare tra la gente un messaggio di pace e ricordare che una cultura tesa alla solidarietà umana e alla tolleranza è possibile e auspicabile. Sono valori fondamentali che da sempre rappresentano le radici del Latium World Folcloric Festival (Cioff®), kermesse che ha saputo dimostrare il suo valore di attrattore culturale fino a diventare un evento culturale di primissimo piano tra le manifestazioni estive del Lazio.
La ripartenza dopo la pandemia ha quindi il sapore di una grande festa, che il Latium Festival - così conosciuto - porterà con i suoi colori e la sua allegria in diversi territori: oltre a Roma e a Cori, la rassegna recentemente elevata dalla Direzione Cultura dell'Assessorato regionale al ramo a "Buona Pratica Culturale di Eccellenza", interesserà anche Cisterna, Fondi, Giulianello, Segni, Velletri, Paliano, San Felice Circeo, le Rovine medievali e il Giardino di Ninfa, senza mancare il consueto appuntamento nella Città del Vaticano.
Il festival si snoderà fino al prossimo 7 agosto, animato da gruppi di tutti i continenti. Gli artisti giungeranno dalla Romania, dall'Honduras, dal Messico, da U.S.A, Senegal, Nuova Zelanda e naturalmente dall'Italia con la partecipazione di alcuni gruppi folkloristici del Belpaese e degli immancabili Sbandieratori Leone Rampante di Cori.
Ospiti d'onore anche i famosi Maori della Nuova Zelanda rappresentati dal gruppo "Taumata Whitireia".
Ricchissimo il programma, che descriveremo nel dettaglio di volta in volta. Spicca la lodevole volontà dell'Organizzazione di scegliere quale scenario per i vari spettacoli e incontri culturali alcuni luoghi di elevato valore artistico e architettonico, dal Colosseo alla Piazza del Campidoglio, all'Arco di Costantino a Roma; dal Tempio di Ercole alla Chiesa di Sant'Oliva a Cori; dalla Cisterna Romana di Segni alla Torre dei Templari al Circeo, al Monumento Naturale del Lago di Giulianello.
Una mappa che abbraccia anche i Borghi del Lazio e i Cammini di Fede e ben risponde all'invito del Mic e del Ministero del Turismo di promuovere proprio tali luoghi e percorsi per contribuire a fare riscoprire un patrimonio prezioso che appartiene alla nostra Italia. Non poteva mancare nel programma la presenza della Compagnia Rinascimentale Tres Lusores e del Complesso strumentale Fanfarra Antiqua, con i loro suggestivi spettacoli, nonché "Gli Paes Mei" di Alatri, noto gruppo folcloristico.
Si darà spazio alla gastronomia etnica con "Intercultura in festa" e alle serate clou sullo sfondo di Cori, dal 4 al 7 agosto con la "Folkloriada Mediterranea" insieme a tutti i gruppi internazionali.
Sempre il 4 agosto a Cori, presso il Complesso di Sant'Oliva, si svolgerà la conferenza "Il patrimonio culturale intangibile, la sua salvaguardia e la sua diffusione. L'importanza dei Festival del Folklore e il loro sostegno per la promozione del dialogo interculturale e della cultura della Pace", meeting che ha ottenuto il patrocinio ufficiale della Commissione nazionale italiana per l'Unesco e si pone quale obiettivo quello di approfondire il tema delle tradizioni popolari, della loro tutela e della loro diffusione anche attraverso il bene prezioso e immateriale, trasmesso di generazione in generazione, rappresentato proprio dai Festival di Folklore.
Interverranno importanti rappresentanti del Cioff mondiale, dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, della Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropoligici dell'Università degli Studi di Perugia, della Regione Lazio e dei principali Enti del territorio regionale. Il programma del Latium Festival 2023 include infine interessanti mostre, e degustazioni di vini di eccellenza grazie anche a celebri Cantine del territorio (presenti per l'occasione le aziende più importanti di Cori, Marco Carpineti, Pietrapinta e Cincinnato), e di prodotti tipici come il Prosciutto cotto al vino, prelibatezza nata nella città lepina. La kermesse non mancherà di portare le sue danze e i suoi colori in alcuni Centri Anziani, presso Case famiglia, Rsa e Case di riposo, perché il folklore conosce bene il senso vero della solidarietà.
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