L'evento
18.10.2023 - 13:00
Mezza città di Latina e mezza provincia pontina sono state coinvolte nella cerimonia conclusiva del Premio Immagine Latina, organizzato dall'Associazione culturale e dall'Accademia che portano lo stesso nome, presiedute rispettivamente da Franco Borretti e Mario Rapanà. La manifestazione, molto partcipata, è stata presentata da Riccardo Visentin e si è svolta presso il prestigioso Hotel Europa, a un passo da Piazza del Popolo. Al tavolo di presidenza Francesco Berardi, presidente Ucid, Borretti, Rapanà, e soprattutto il sindaco di Latina, Matilde Celentano, che ha presenziato con interesse all'intera manifestazione, peraltro come di consueto piuttosto lunga. Ma ci vuole tempo e tanta attenzione per premiare venti figure di spicco appartenenti alla nostra regione, che hanno portato e continuano a portarne in alto il nome in ambito nazionale e mondiale. Come l'astronauta e astrofisico Umberto Guidoni, che ha ricevuto l'onorificenza dalle mani del primo cittadino di Latina, la quale si è detta entusiasta di aver avuto l'opportunità di conoscere nel giro di poco tempo addirittura due astronauti: giorni prima alla Sapienza di Roma infatti era accaduto con Samantha Cristoforetti. Felice e orgogliosa di partecipare per la prima volta alla consegna del Premio Immagine Latina, Celentano ha sottolineato come la manifestazione possa entrare a pieno titolo tra i progetti che qualificheranno la candidatura di Latina a capitale italiana della cultura 2026. Restando in tema, sia Borretti che Rapanà hanno ricordato come il Premio Immagine sia stato istituzionalizzato dal Comune di Latina (sindaco Vincenzo Zaccheo, assessore alla cultura Patrizia Fanti) con apposita delibera di Giunta nel lontano 2006. Meriterebbe quindi - hanno fatto intendere - una maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Quasi settecento onorificenze assegnate in tutti questi anni rappresentano un palmarès non di poco conto, aggiungiamo.
Non faremo l'elenco di tutti i premiati, puntualmente presentati nei giorni scorsi annunciando l'evento. Ogni momento vissuto, tra l'emozione dei destinatari e l'orgoglio dei 'premianti', è diventato una storia a sé. E tante storie, tante esperienze di vita, passata e presente, si sono intrecciate. Come quella di suor Carmela Rostirolla, di Rovigo, missionaria in Brasile per vent'anni, che è stata alcuni anni all'asilo di Borgo Montello, e l'altra sera ha ritrovato tra i premiati per le Scienze Stefano Toldo, uno dei suoi piccoli d'allora. O quella di Ugo Berardi, conduttore cinofilo con cane per la ricerca di persone disperse: un premio per lui, ma una medaglia anche per Nemesi, la sua dolcissima labrador retriver, diventata subito la mascotte della serata. O i simpatici ragazzi di Diaphorà intorno al presidente Paolo Magli. Toccanti tutte le dediche, rivolte soprattutto ai familiari; mentre Michaela Gandolfo di 'Qua la zampa' pensa "a tutte le persone con gli occhi tristi" che ha incontrato. Giuseppe Mazzella, di Ponza, catalizza l'attenzione parlando della sua isola e dei suoi ricordi di quando era bambino, prima del grande salto verso la terraferma per gli studi e il lavoro: e conclude con un pensiero per il padre, scomparso 50 anni fa. Ma dalla serata giungono anche proposte, come quella del senatore Riccardo Pedrizzi, premiato per la sua attività letteraria, il quale chiede di rilanciare il Premio Latina per il Tascabile, che portava a Latina figure di grande rilievo e diffondeva in Italia il nome della nostra città. Ci piace ricordare infine l'intermezzo musicale eseguito da Arianna Sarnella al violino e Sofia Visentin alla chitarra.
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