Musica e canto degli uccelli, concerto ornitologico a Pantanello
23.07.2016 - 13:24
Domenica prossima, alle ore 21, il Festival Pontino di Musica, seguendo la sua vocazione di portare la musica in luoghi di pregio per mettere in relazione la musica con gli spazi, propone un curioso concerto “ornitologico” nel Parco di Pantanello, a Cisterna di Latina, all'interno dall'Oasi di Ninfa, che nel 2015 è stato dichiarato il “Parco più bello d'Italia 2015”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Roffredo Caetani e la LIPU. Il fascino di una natura incontaminata, un'oasi per decine di specie di uccelli e un pianoforte che ne imita il canto: una suggestione senza pari e davvero originalissima. Sarà il pianista Alfonso Alberti, nel cuore di questa splendida area rinaturalizzata di Pantanello, nel tratto di viale chiamato "La Cattedrale", ideata da Lelia Caetani, che è una delle aree a più alta presenza di uccelli canori di Ninfa, a mettersi in rapporto con la natura attraverso le musiche di Couperin, Ravel e Messiaen e una prima esecuzione di Martino Traversa, dialogando anche con la voce, ugualmente necessaria, dell'ornitologo Ugo Faralli. Quanto al magnifico luogo che ospita il concerto, il Parco di Pantanello a Cisterna di Latina, è il Direttore del giardino di Ninfa, Lauro Marchetti, a descriverlo con queste parole: «“La Cattedrale", così come viene chiamata oggi, altro non è che il viale dei Carpini che in qualche modo congiunge il noto Giardino di Ninfa con l'area naturalizzata di Pantanello. Fu impiantato nel novembre del 1968 facendo alcune riflessioni con Donna Lelia Caetani. Oggi il viale è nel massimo della sua bellezza e chi vi transita o vi sosta è pervaso da una piacevole e rasserenante emozione. Quelle idee della Caetani, scomparsa nel 1977, nel corso dell'ultimo decennio hanno mosso altre corde, altri pensieri, che lei aveva intravisto, ossia la sacralità del luogo. L'ingresso del secondo millennio fu sancito con due Cipressi al finire del viale che dovevano rappresentare le colonne del tempio, oltre fu creato un ruscello con una piccola cascata con l'acqua pura di sorgente del Ninfa il cui suono alimenta il misticismo del luogo. Poco oltre, al centro di un semicerchio di Rose antiche cinesi perennemente fiorite, in perfetta simmetria con il viale, l'altare, una pianta di olivo, simbolo di pace. Il tratto di viale fu pensato lì per un'altra importante ragione: è una delle aree a più alta presenza di uccelli canori di Ninfa. Almeno tre coppie di Usignoli riempiono di magia le notti di maggio e metà giugno con versi liquidi e fluenti intercalati da pause e di nuovo in crescendo con note modulate e dolci; di giorno, due coppie quest'anno, di Rigogoli dal colore giallo intenso e le ali nere, sfoggiano un canto alto, musicale e flautato nascosti tra i pioppi vicini dove costruiscono il loro curioso nido ad amaca. Scriccioli, Fringuelli, Cinciallegre e il grande Picchio verde con il tipico grido a risata fanno da cornice ai concerti dei due fuoriclasse prima nominati e unendosi al suono fluido del ruscello. Queste sono le ragioni sublimi che hanno indotto all'elaborazione, ancora in corso, del "Giardino dell'Anima” iniziato dal nulla quarant'otto anni fa da una idea che allora pareva una utopia».
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