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Il caso

Cumuli di rifiuti accatastati davanti alle chiuse sul fiume Portatore

I balneari lanciano l'allarme: "In mare si stanno riversando schiuma, plastica, cartoni e carcasse di animali"

Cumuli di rifiuti accatastati davanti alle chiuse sul fiume Portatore

Gli ultimi giorni di aprile ponemmo l’accento sulla situazione dopo le numerose segnalazioni e proteste pervenute da parte della cittadinanza di Terracina, a partire da quelle dei residenti in località Ceccaccio. Da quel momento, però, è cambiato davvero poco per non scatenare altre rimostranze per i cumuli di rifiuti che continuano ad accatastarsi davanti alle chiuse sul fiume Portatore. Anche gli operatori balneari lanciano l’allarme rivolto all’Amministrazione comunale e al Consorzio di Bonifica: «In mare, soprattutto tra Badino e Foce Sisto, si stanno riversando schiuma, plastica, cartoni e carcasse di animali - dicono i titolari di alcuni stabilimenti -. Solo nelle ultime ore abbiamo recuperato tre anatre morte».
Sul litorale terracinese c’è chi spera nel favore delle correnti per non ritrovarsi ulteriori rifiuti a galleggiare anche a riva. «A salvaguardia della stagione turistica del litorale pontino invitiamo il Consorzio di Bonifica a farsi carico, insieme all’Amministrazione comunale di Terracina, della rimozione del materiale e dei detriti», sottolineano i cittadini che tornano anche a denunciare il mancato controllo dei Comuni del frusinate che sono collegati ai canali che confluiscono sul territorio pontino.
Sul problema torna pure l’assessore all’Ambiente Vincenzo Di Girolamo: «Il 15 maggio scorso ci siamo recati a Ceccaccio con i mezzi del Consorzio di Bonifica e, nell’occasione, gli operai della ditta De Vizia per la raccolta rifiuti, mossi anche dalla sigle sindacali, hanno in qualche modo soprasseduto dall’eseguire il lavoro di differenziazione dei rifiuti confluiti nella rete idrica perché esula dai compiti previsti dal capitolato d’appalto e il Consorzio, di conseguenza, si è trovato nella posizione sgradita di non poter rimuovere i materiali nel canale alla luce dell’impossibilità di un pronto smaltimento degli stessi. Questo - osserva Di Girolamo - anche temendo eventuali sanzioni da parte del nucleo forestale dei carabinieri. Stiamo parlando di un servizio che rientrerebbe in un affidamento extra capitolato da sostenere con soldi di Bilancio. Ma la copertura di tale spesa solo da parte del nostro Comune è da considerarsi inaccettabile visto che nel Portatore confluisce gran parte del bacino idrico provinciale e ciociaro. Per questo - conclude Di Girolamo - ho provveduto a presentare richiesta di un contributo. Richiesta che, al momento, è sulla scrivania del presidente della Provincia che dovrà valutare la possibilità di erogarlo direttamente al Consorzio di Bonifica. Insomma, la troppa burocrazia non ci aiuta di certo».

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