Cronaca
16.06.2025 - 11:30
«L’aggressione avvenuta a Terracina ai danni di un medico del 118 è un fatto grave, che condanno con fermezza. Non possiamo più tollerare episodi di violenza contro chi ogni giorno è in prima linea per salvare vite. Questi atti vigliacchi mettono a rischio non solo l’incolumità dei professionisti, ma anche il funzionamento dell’intero sistema dell’emergenza-urgenza». Con queste parole il senatore e coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Nicola Calandrini, stigmatizza l'aggressione registrata domenica sulla Pontina quando un’ambulanza diretta a sirene spiegate verso un residence per soccorrere un bimbo colto da convulsioni è stata ostacolata dall’auto di un trentenne di Latina, visibilmente alterato dall’alcol, che ha inseguito il mezzo del 118 bloccandolo all'altezza della rotatoria di Porto Badino per poi minacciare e colpire il medico con un pugno in testa.
«La Regione Lazio, grazie al lavoro del governo guidato da Francesco Rocca, sta investendo risorse e attenzione proprio sul tema della sicurezza nei pronto soccorso e sui mezzi di soccorso. Sono già attivi protocolli e progetti pilota per tutelare gli operatori sanitari, inclusa la videosorveglianza e la presenza delle forze dell’ordine nei presidi più esposti. Ma è chiaro - continua Calandrini - che serve una presa di coscienza collettiva: chi aggredisce un medico o un infermiere aggredisce lo Stato. Garantire sicurezza nei luoghi di cura è anche una questione strategica: la crescente percezione di insicurezza scoraggia troppi giovani medici dal scegliere specializzazioni fondamentali per il nostro Servizio Sanitario Regionale, come medicina d’urgenza e pronto soccorso. Non possiamo permettercelo. Fratelli d’Italia continuerà a sostenere ogni iniziativa che rafforzi la tutela degli operatori sanitari. Chi indossa un camice per aiutare gli altri merita rispetto, protezione e riconoscimento».
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