Terracina, la polemica
29.12.2025 - 10:00
«Stiamo cadendo a pezzi. Letteralmente sprofondando. Una situazione a dir poco insostenibile, molto pericolosa e, come se non bastasse, acuita dai nuovi scavi per le condotte idriche e le fibre ottiche di cui restano tracce ovunque». Sono solo alcuni dei commenti più gettonati in città, e che si susseguono quotidianamente anche sui social, per mettere in risalto la vera priorità di Terracina: una rete stradale sicura sia in pieno centro che nelle periferie. Mai come in questo momento, infatti, le strade urbane ed extraurbane si presentano disseminate di buche e new jersey per segnalarle. Spesso ci si trova davanti a vere e proprie voragini con i conducenti dei veicoli costretti a fare lo slalom per non incappare in qualche rottura. Ai pedoni non va meglio, visto che devono stare bene attenti a dove mettono i piedi quando transitano sui marciapiedi perché anche questi sono pieni di insidie. Non a caso stanno aumentando le denunce di risarcimento presentate al Comune che, in seguito, si tramuteranno in debiti fuori bilancio. «Siamo esasperati - è il grido d’allarme di residenti e visitatori -. Servono lavori immediati prima che il quadro si faccia ancora più preoccupante. E basta con i rimpalli delle responsabilità tra politici, amministratori e dirigenti».
In questo senso vanno messi in evidenza due interventi che nelle ultime ore sono comparsi sulle rispettive pagine facebook: quello dell’ex assessore all’Ambiente Vincenzo Di Girolamo e del consigliere comunale Antonio Mennillo, entrambi di Fratelli d’Italia. Di Girolamo ricorda di aver lasciato la carica nel 2024 proprio a causa del «completo immobilismo del settore Lavori pubblici e Urbanistica che ha determinato, a cascata, ripercussioni negli altri settori. La dirigente responsabile, come avevo sottolineato al momento delle dimissioni, sta continuando a dimostrare incapacità nel gestire la mole di lavoro e di interpretare la volontà politica degli esponenti eletti». Mennillo parte dalle elezioni del 2023: «Puntai sul coraggio e sull’amore per Terracina e oggi mi rendo conto che non è bastato, che non è stato sufficiente. E’ evidente a tutti che, dopo due anni e mezzo di amministrazione, la città è in forte difficoltà e con essa lo sono i suoi cittadini. Adesso ci vuole il coraggio di ammettere dove si è fallito e di ripartire subito, senza più esitazioni perché un decadimento così non se lo sarebbe aspettato nemmeno il peggiore dei detrattori. So come funziona la macchina amministrativa, le mille difficoltà che tutti, in Municipio, dobbiamo affrontare. Ma è ora che ognuno faccia in pieno la propria parte. Gli alibi - sottolinea Mennillo - sono finiti».
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