È stata la pioggia incessante la grande quanto sgradita protagonista della quinta tappa del Giro d'Italia numero 102, quella che dopo quasi venti anni ha consentito alla provincia di Latina di tornare a fare da cornice a uno degli eventi sportivi più amati e seguiti al mondo. Il maltempo non ha concesso tregua neanche per un attimo alla carovana in rosa, dalla partenza di Frascati fin sulla linea d'arrivo, a Terracina, dove ad accogliere il gruppo è stato un vero e proprio diluvio.

Alle 16 e 02 di un mercoledì umido e piovoso, in viale XXI Aprile, poco dopo il "Cafaro", Enrico Barbin della Bardiani - Csf, ha tagliato per primo il traguardo volante di Latina, esattamente 27 anni dopo l'arrivo di Guido Bontempi a Piazza del Popolo. Dietro di lui a 2" il gruppo di altri quattro corridori in quel momento in fuga: Santaromita (Nip), Orsini, compagno di squadra di Barbin, Vervaeke (Sun) e Flórez (Ans).

Silvio Di Francia, Assessore a Politiche Culturali, Sport e Turismo del Comune di Latina, ieri pomeriggio si è fatto ingolosire. «Il Giro d'Italia è la storia del nostro Paese e, nonostante la pioggia, la città ha saputo rispondere al richiamo di una corsa che appartiene a tutti noi. Peccato per il maltempo, ma sapevamo che questa sarebbe stata una settimana difficile. L'importante è che tutto sia andato per il meglio e che Latina, nonostante la pioggia, ha potuto salutare il passaggio dei corridori».
Si è fatto ingolosire al punto che, ad una nostra precisa domanda sulla possibilità di riportare una tappa nel capoluogo... «è un'idea che va studiata attentamente, perché sarebbe bello che Latina potesse riabbracciare il Giro d'Italia con una tappa tutta sua. Volete sapere una cosa? Ci sto già pensando, perché l'idea mi stuzzica».  Una sorta di assist il nostro che, almeno nei pensieri di Di Francia, sembra essersi accomodato.

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