Il sogno mondiale di Matteo Sartori è più vivo che mai ed in via Lungo Sisto, a Terracina, continuano ad incrociare le dita. Così come alla caserma Spiridigliozzi di Sabaudia, quella per intenderci del mitico Terzo Nucleo Atleti Fiamme Gialle. L'atleta pontino, in coppia con Nicolò Carucci, ha portato il Doppio azzurro in finale, regalandosi e regalando un'alba meravigliosa, quella di ieri, a papà Alessio, mamma Monica. Una semifinale perfetta, soprattutto dal punto di vista tattico. I due azzurri, infatti, hanno lasciato sfogare i tedeschi, arrivati prima, ma in finale potrebbe davvero essere tutta un'altra storia,
La gara - Sono trentanove i colpi di partenza della barca azzurra che non vuole rischiare di rimanere impigliata nelle retrovie. A trecento metri si porta al comando e, al rilevamento del primo intertempo, è prima davanti ad una Germania che, però, non vuole stare dietro agli azzurri. L'Italia continua la propria corsa verso il traguardo ed a 1000 metri gli azzurri sono ancora punta a punta con la barca tedesca. Terzo posto a metà gara per lo Zimbabwe in questa straordinaria semifinale che registra, a 1500 metri, il sorpasso della Germania sull'Italia, seconda, mentre sorprendentemente la formazione africana è ancora terza con alle spalle, quarta, la Nuova Zelanda. Nel finale la Germania allunga ancora il distacco con la barca azzurra che non forza il ritmo di gara dopo aver messo in sicurezza il passaggio in finale e conclude la corsa in seconda posizione dietro ai tedeschi. Davvero bravi Matteo e Nicolò. Ordine di arrivo - 1. Germania 6.27.53, 2. Italia (Matteo Sartori-Fiamme Gialle, Nicolò Carucci-C Gavirate) 6.30.03, 3. Zimbabwe 6.32.25, 4. Ungheria 6.34.99, 5. Nuova Zelanda 6.40.31, 6. Danimarca 6.46.91. "E' stata una gara abbastanza combattuta – ha spiegato Matteo Sartori al termine della semifinale – La Germania voleva per forza vincere questa semifinale. Noi eravamo sicuri del passaggio e quindi abbiamo preferito non forzare troppo. Domani sarà tutta un'altra storia e daremo tutto quello che abbiamo. La barca gira bene e risponde ad ogni nostra sollecitazione". Dopo l'argento eurpeo ad Essen in Germania, Matteo Sartori proverà a mettersi al collo un'altra medaglia e chissà che alla fine non sia di un metallo altrettanto prezioso.